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Coltelli L. & U. Sas di Gian Luigi Coltelli

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
S.a.s.
Camera di Commercio
CCIAA Bologna
Settore
Commercio
Sito web
www.gioielleriacoltelli.com
Email Impresa
coltelli.1834@gmail.com

Sede

Indirizzo
via D'Azeglio n. 68/A
Cap
40123
Comune
Bologna
Provincia
Bologna

Informazioni storiche

Attività Storica
Oreficeria - Gioielleria
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1834
Descrizione Attività storica

Antica oreficeria, gioielleria e vendita di oggetti preziosi.

Profilo storico

Nel lontano 1290 tale Bombologno de’ Coltelli fu ministrale dell’Arte degli orefici a Bologna: non è tuttavia a lui che si può far risalire l’origine della Ditta Coltelli. Il capostipite certo fu infatti Luigi Coltelli, di Gaetano, (1805-1880) che il 3 maggio 1834 fondò con altri la “Società di Mutuo Soccorso Orefici ed Arti Affini” che in quell’anno si costituì, erede delle antiche Corporazioni Arti e Mestieri abolite dal governo napoleonico. Sede della Ditta “all’insegna della Castellata” era in via Spaderie 6, con bottega al piano terra e abitazione ai piani superiori. Presto gli si affiancò nella gestione del negozio il figlio Ulisse (1827–1892), anche lui, come il padre, patriota appassionato. Nel 1868 ricevettero il Brevetto di “Fornitori della Real Casa” e successivamente, nel 1893 anche quello di “Fornitori della Casa dell’Infante di Spagna S.A.R. Don Antonio d’Orlèans”. Nel 1880 Luigi morì: prese il posto il figlio Ulisse, ma già si affacciavano i successori, i nipoti Dante e Michelangelo, che gli subentreranno quando, nel 1892, anche Ulisse venne a mancare. Dante si defilò dall’attività, mentre Michelangelo proseguì l’attività orafa. Nel 1902, dal matrimonio di Michelangelo con Ugolina Golinelli Bassi, nipote del martire Ugo, nacque Galileo, futuro successore nell’attività, che nel frattempo si era assicurata l’esclusiva per tutta l’Emilia e le Romagne della prestigiosa Casa Christofle di Parigi. Michelangelo partecipò all’Esposizione Internazionale di Torino del 1902 dove ottenne il Diploma d’Onore per la sua innovativa produzione. L’attività nel 1914 si spostò in via Indipendenza. Con l’arrivo del periodo fascista Michelangelo si defilò, rifiutando la tessera. Anche l’attività soffrì della crisi. Nel 1938 morì e gli successe il figlio Galileo già attivo in ditta fin dal 1920. Ma con la guerra il negozio Coltelli fu raso completamente al suolo. Galileo si rimboccò le maniche e subito, a guerra conclusa, ricostruì e riaprì il negozio nel 1946. Dal matrimonio con Jolanda, nacquero Elena e Gian Luigi, quest’ultimo prossimo titolare dell’attività. Per i successivi cinquant’anni l’attività è proseguita, confortata da buon successo di clientela, sempre in via Indipendenza. Nel 1997 Galileo muore e gli succede Gian Luigi attivo in ditta fin dal 1970. Gian Luigi nel 2009 trasferisce l’attività in via d’Azeglio n. 68. Prosegue l’avventura Michelangelo, la sesta generazione in linea diretta, che già affiancava il padre dalla fine degli anni ‘90.

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