Nel 1889 fu la prima banca popolare a essere fondata nella provincia ragusana. La Banca Popolare Cooperativa di Ragusa – questa la prima denominazione – nacque per offrire sostegno alla fiorente agricoltura della zona. Nel 1902 l'istituto entrò a far parte dell'Associazione nazionale fra le banche popolari e sempre nello stesso periodo banca conobbe una certa crescita testimoniata, tra l'altro, dall'ampliamento della sede sociale e da un sostanziale aumento del giro d'affari. Nel 1935, in linea con le direttive sulla concentrazione delle banche popolari di credito deciso dal regime fascista, si giunse alla fusione dei quattro istituti esistenti nella provincia. Si arrivò così alla creazione della Banca Agricola Popolare di Ragusa, dal nome dell’istituto che formalmente aveva incorporato le altre tre. Nel secondo dopoguerra l'impresa giocò un ruolo rilevante nello sviluppo economico del Ragusano attraverso il sostegno ai diversi settori economici e sociali del territorio. All'apertura di alcune filiali e al frazionamento dei fidi seguì nel 1952 l'ingresso della banca nell'Irfis, istituto nato per incrementare le medie e piccole industrie isolane. Tra gli anni '60 e '70 la Banca Agricola Popolare di Ragusa si trovò a operare, oltre che nelle provincia ragusana, anche in quelle di Siracusa e Catania. Si affermò pure, negli anni ’90, nel Messinese e contemporaneamente incorporò la Banca di Credito Cooperativo di Linera e quella della S.S. Immacolata di Belpasso. Nel 1996 veniva costituito il Gruppo bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa di cui facevano parte le controllate Banca Popolare di Augusta (poi incorporata nel 2003) e, dal 2000, la FinSud Spa. In seguito a queste operazioni la Banca Agricola Popolare di Ragusa – a capo del gruppo omonimo – è attualmente la più grande realtà creditizia autonoma della Sicilia.