Nel 1910 Giovanni Badinotti vide la pensione come l’inizio di una nuova avventura. Dopo aver trascorso la vita lavorando in un ufficio, decise di aprire un negozio di forniture per reti in Porta Vigentina, nel cuore di Milano. Giovanni offriva, oltre alle reti da pesca, lenze, galleggianti e tutti i tipi di forniture per gli appassionati di pesca. Il figlio di Giovanni, Carlo, non condivideva la passione per la pesca e scelse di lavorare come incisore. Ma Giovanni, che conosceva tutti i negozi di pesca più forniti di Milano, tra cui quello vicino al Duomo gestito da una giovane donna, Annunciata Colosio, colse un'occasione. Giovanni trovò il modo di presentare Annunciata al figlio Carlo. Alcuni anni dopo Carlo sposò Annunciata e insieme gestirono il negozio di Porta Vigentina. Carlo iniziò così la sua formazione nel settore della pesca. Negli anni '30 l'azienda Badinotti operava con due sedi: una a Monteisola e l'altra a Milano. Nella sede di Monteisola le sorelle di Annunciata supervisionavano i lavoratori locali che producevano materiali in rete di cotone e fibre naturali. Carlo e Annunciata continuarono a vendere reti e provviste per la pesca nel negozio di Milano. Nel 1934, il primo figlio di Carlo, Mario, adolescente, già lavorava al bancone del negozio e con grande abilità annodava i fili di cotone. Gli altri fratelli di Mario, Renato e Gianni, e la sorella Marisa erano molto più piccoli. Il loro momento di partecipare all'impresa doveva ancora venire. L'attività di famiglia procedeva bene con ordini provenienti da tutta Italia. I lavoratori di Monteisola cominciarono a faticare per tenere il passo con la domanda. Di fronte a questa sfida, nonostante le riserve di Carlo, Annunciata decise di aumentare la produzione acquistando nuovi telai. Ma nel 1940 i macchinari arrivarono insieme agli avvisi che chiamavano i figli di Carlo alla guerra. Mario andò in Russia, Renato catturato fu inviato in Egitto. Il figlio più giovane, Gianni, evitò i combattimenti ma era troppo giovane per assumere la direzione dell'azienda mentre i fratelli erano in guerra. Mario tornò nel 1943 e nel 1945 il padre Carlo morì. Mario aiutò Annunciata nell'azienda e iniziò a formare il fratello Gianni di 17 anni. La decisione di Annunciata di investire in macchinari si era rivelata vincente e l'azienda crebbe rapidamente con ordini in tutta Europa (Finlandia, Danimarca, Norvegia e Grecia). Nel 1963 Mario Badinotti aprì anche uno stabilimento produttivo in Perù dove si trasferì con la famiglia finché, dovendo i figli iniziare la scuola, li rimandò in Italia. Negli anni '70 erano una quindicina le aziende simili alla Badinotti. All'inizio degli anni '80 la Badinotti produceva circa 250 tonnellate di prodotti all'anno. Attualmente il Gruppo Badinotti produce cinque volte quella quantità e detiene un'ampia quota nel mercato delle reti senza nodi. Il figlio di Renato, Carlo, entrò a far parte della struttura produttiva della Franciacorta all’inizio degli anni ’90. In questo periodo si unì all'organizzazione anche Paolo (Gianangelo) Tizzoni. Paolo è il nipote di Giovanni e Annunciata, essendo il figlio più piccolo di Marisa. A causa della scomparsa di Marisa, Paolo è stato adottato dallo zio Gianni. Il secondo figlio di Mario, Roberto, continua a vivere in Perù ed è direttore della Retex Peruana. Il nome e la reputazione di Badinotti sono cresciuti fino a diventare un marchio globale con l'apertura di attività in Cile (2001), Slovacchia (2006), Italia (2013) e le acquisizioni in Canada (2009), Cile (2011, 2015). A partire dal 2016 i membri della famiglia Badinotti - Giancarlo, Carlo, Paolo e Roberto - hanno deciso di passare dagli incarichi dirigenziali a quelli di consiglieri di amministrazione. Il Gruppo Badinotti è attualmente supervisionato da manager professionisti che portano avanti tradizione e innovazione.