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Acquacheta Valtancoli

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Forma Giuridica
Altre Forme
Camera di Commercio
CCIAA Romagna (FO-RN)
Settore
Commercio
Sito web
www.acquacheta.it
Email Impresa
hotel.acquacheta@libero.it

Sede

Indirizzo
via Molino n. 46
Cap
47010
Comune
Portico e San Benedetto
Provincia
Forlì-Cesena

Informazioni storiche

Attività Storica
Osteria-locanda. Successivamente albergo-ristorante.
Indirizzo Sede Storica
via Molino n. 46
Cap Sede Storica
47010
Comune Sede Storica
Portico e San Benedetto
Provincia Sede Storica
Forlì-Cesena
Data dichiarata avvio attività
1822
Descrizione Attività storica

Osteria-locanda. Successivamente albergo-ristorante.

Profilo storico

Ad aprire l'osteria "Acquacheta" di San Benedetto in Alpe fu un'ostessa che, sposando un vetturale, si trovò con lui a gestire la stazione di posta già mandata avanti dalla sua famiglia. Qui si fermavano a bere e a mangiare i viandanti con i loro cavalli. Lei, Francesca Ciani, aveva 18 anni ed era originaria di San Benedetto in Alpe; lui, che di anni ne aveva 24, si chiamava Vicienzo Valtancoli e veniva da San Lorenzo in Bastia, una località che distava circa 6 chilometri da San Benedetto. Si sposarono nel 1822 e da allora i due giovani iniziarono a gestire quella che sarebbe diventata prima un’osteria e poi il ristorante albergo "Acquacheta", ancora oggi gestito dalla famiglia Valtancoli all’interno della piccola comunità di San Benedetto in Alpe che, se nel 1822 contava 1.200 abitanti oggi ne conta non più di 173. La gestione dell’osteria prima e dell’albergo poi ha visto avvicendarsi le generazioni: il primo fu Vicienzo che si dice facesse anche il portalettere; fu seguito da figlio Pietro, Vincenzo, poi dal figlio di Pietro, Vincenzo, poi dal figlio Emilio, e ancora dal figlio Renato insieme alla moglie Wilma Pieri. Fino al 2018 a gestire l’azienda di famiglia c’è stata Maria Valtacoli, figlia di Renato, insieme al marito Carmine Russo. All'inizio all'osteria non c'erano le camere: c'era solo il piano terra dove i clienti si fermavano a mangiare e a bere. Era pienissimo soprattutto la domenica perché tutti quelli della zona, dopo essere stati a messa, il pomeriggio venivano a giocare a carte e a bere e restavano qui fino alla sera. Prendevano il quarto di litro o il mezzo litro di vino e un pezzetto di formaggio col pane. Poi negli anni Cinquanta è stato rialzato di un piano e sono state realizzate 5 camere da letto. Negli anni Settanta è stato costruito un altro piano e si arrivò a 13 camere. La gente veniva dalla città o dalle zone più calde per trascorrere un periodo in un luogo con l'aria buona, fare delle camminate, mangiare.  Oggi l’albergo è condotto dal figlio di Maria, Nicolò Russo, il primo proprietario a portare un nome diverso da quello della storica famiglia. Per questa ragione nel 2018 si è deciso di aggiungere al nome "Acquacheta" anche il cognome Valtancoli per mantenere memoria delle origini. Il locale, nonostante tutte le varie ristrutturazioni e gli ingrandimenti, è sempre quello in cui si mangiava e beveva 200 anni fa.

Immagini

La struttura agli inizi del Novecento
L'albergo-ristorante, oggi