Trento - Una 'mozione' per salvare e valorizzare il lavoro delle donne
Con le restrizioni imposte per il contenimento dell’epidemia da coronavirus, la mole di lavoro che è stata caricata sulle spalle delle donne è aumentata in maniera esponenziale. Se non verranno prese le misure necessarie a reggere in modo sostenibile questa emergenza, si intravvede il pericolo che molte di loro saranno costrette a scegliere tra la cura della famiglia e l’impegno professionale. Per trovare risposte adeguate e soprattutto urgenti, il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (CIF), si è rivolto a Donatella Conzatti, Senatrice della Repubblica del gruppo Italia Viva-PSI.
La riunione, tenutasi oggi in videoconferenza, è stata introdotta da Claudia Gasperetti, Coordinatrice del CIF. “La raccomandazione di fondo delle rappresentanti dell’imprenditoria femminile del Trentino – ha sottolineato Gasperetti – è quella di agire con rapidità, per attivare misure concrete ed essenziali, tralasciando tutto ciò che può essere considerato secondario e superfluo. Paradossalmente, l’emergenza in atto dà a tutti noi la possibilità di ridisegnare schemi anche obsoleti e anacronistici, che per tornare ad essere attuali ed efficaci non possono prescindere dall’inclusione femminile”.
Altra istanza considerata essenziale, riguarda la necessità che si avverte tra le imprenditrici di poter accedere alle comunicazioni ufficiali del governo con tempestività e chiarezza. A questo scopo sarebbe importante riuscire a creare un luogo virtuale, a cui tutte possano accedere, per poterle reperire rapidamente e applicare con precisione.
La senatrice ha confermato che già all’inizio di maggio è stata presentata una mozione che, comprende numerose misure utili ad arginare il pericolo per le donne di vedersi escluse, per cause di forza maggiore, dal mercato del lavoro. Si tratta di richieste di ordine generale che prevedono, tra l’altro, la riorganizzazione del sistema scolastico, la diffusione e la regolazione dello smart working, il prolungamento dei congedi parentali, l’erogazione dei bonus baby-sitter, la promozione del lavoro di cura e la riduzione del digital divide.
“Il documento – ha spiegato Conzatti – impegna il Governo centrale a valutare l'opportunità di intervenire sulla normativa vigente, al fine di individuare una percentuale dei beni, sottratti alla mafia, da destinare ad uso e utilizzo delle imprese femminili. Inoltre, per la prima volta in Italia, abbiamo proposto di adottare una ‘Strategia nazionale per la parità di genere’, che riesca a colmare i divari ancora presenti nel mondo del lavoro (retribuzioni, assistenza, pensioni) e a sviluppare il pieno potenziale femminile nelle imprese, ma anche nella politica e nella società”.
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