Imprenditrici e sfida imposta da pandemia COVID 19. Risultati sondaggio Eurochambres
Eurochambres Women Network (il coordinamento permanente presso l’associazione delle Camere di commercio europee dedicato all’imprenditoria femminile) ha promosso un sondaggio in 20 Paesi del Vecchio Continente, al quale ha contribuito anche Unioncamere con il supporto della rete dei Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio.Il sondaggio era incentrato sull'impatto del COVID.
Il report (in inglese) dal titolo “Women entrepreneurship and the pandemic: challenges and solutions 1 year on” con i risultati delle oltre 500 imprenditrici che hanno risposto al questionario. Questi i principali risultati.
Le donne si sentono impreparate al digitale e per questo vorrebbero poter accrescere le proprie competenze. Oltre il 70% delle imprese ha dichiarato di non aver avuto alcuna presenza online per la vendita di prodotti o servizi prima dell’emergenza sanitaria e il 46% ha approcciato la “rete” proprio a causa della stessa.
Quello che è cambiato (e sta cambiando) veramente è il modello di business, che due terzi delle imprenditrici ammette di aver adattato alle nuove esigenze, o trasferendo online i propri affari (l’ha fatto un quarto delle intervistate), o riorganizzando i canali di vendita (19%), oppure puntando su nuovi prodotti e servizi (20%), o ancora cercando di acquisire nuovi clienti (13%).
La stragrande maggioranza si è trovata impreparata di fronte alla evoluzione digitale, dichiarando esplicitamente di aver intrapreso questa trasformazione con poca (52%) o addirittura nessuna (25%) competenza specifica. Cosa che ha fatto palesare a gran voce alle imprenditrici (la segnala il 75% delle risposte) la necessità di un’ulteriore formazione sulle nuove tecnologie.
Tutti temi sui quali si è soffermata la presidente di Eurochambres Women Network, Martha Schultz: “La pandemia - ha sottolineato - ha intensificato le sfide già significative che spesso le donne imprenditrici incontrano, ribadendo la necessità di mettere in campo misure politiche che possano valorizzare il potenziale ed enorme contributo che le donne possono fornire alla ripresa economica europea". Misure che, hanno concluso le rappresentanti di tutti i Paesi, devono essere in grado di curare le ferite di oggi ma anche di guardare al domani, con un effetto incisivo, solido e duraturo.
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