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Al via "Deep Sea": verso un turismo in Adriatico ad emissioni zero

Turismo in Adriatico ad emissioni zero. Non solo una nuova vision di quello che sarà il turismo nautico e costiero, ma una concreta progettualità per ottenerlo. Questo in estrema sintesi l’obiettivo che si pone Deep Sea, acronimo di Development of Energy Efficiency mobility services for the Adriatic marinas, progetto finanziato nell’asse del Trasporto marittimo del Programma Interreg Italia-Croazia e che ha preso avvio  a Trieste in Camera di Commercio Venezia Giulia con l’incontro operativo dei partner. Complessivamente il valore del progetto è pari a 2,5 milioni di euro (durata gennaio 2019- 30 giugno 2021) e vede come leader partner Aries Scarl-Camera di Commercio Venezia Giulia.

Mobilità elettrica abbinata a produzione di energie rinnovabili in modo da sviluppare una nautica sostenibile senza emissioni, rumori, vibrazioni dove l’energia elettrica viene prodotta direttamente nelle Marine e utilizzata dalle barche, per la mobilità dei turisti che raggiungono le banchine o le aree attigue. Questi alcuni dei punti progettuali nel cui raggiungimento sono coinvolti Aries Camera di Commercio Venezia Giulia, Università degli Studi di Trieste, Camera di Commercio di Foggia, Regione Puglia, Comune di Andria per la parte italiana, mentre per la Croazia l’Autorità portuale di Krk-Veglia, il Comune di Malinska Dubašnica, Rera-Agenzia per lo sviluppo della Regione Spalato-Dalmatina, le Università di Rijeka-Fiume e Split-Spalato e il marina H.L. Dvorac. L’obiettivo è quello di dar vita sì a un turismo a basso impatto ambientale, ma soprattutto a trasformarlo nel ‘brand di qualità e sostenibilità’ capace di contraddistinguere il mare l’Adriatico come un punto di riferimento e un esempio pilota in ambito non solo europeo. Dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia, alle coste della Croazia: i partner progettuali hanno iniziato a lavorare assieme proprio per creare e promuovere un modello di mobilità sostenibile applicata alla nautica e al turismo costiero in generale. Ovvero a quelle attività che si trovano a utilizzare energie rinnovabili e non più motori a scoppio (endotermici). Propulsione elettrica coerente con un turismo verde e sostenibile, rispettoso di parchi marini e terrestri in sintonia con lo sviluppo organico del territorio. 
In questo percorso verso l’ottenimento della qualità turistico/ambientale ad emissioni zero potranno trovare nuove opportunità di investimento anche gli imprenditori nautici e della cantieristica, gestori delle marine, albergatori e operatori del terziario più in generale che coglieranno le sfide produttive, le autorità politiche e istituzionali che andranno ad innovare l’aspetto normativo in funzione sempre più green, nonché i cittadini e le comunità che in questi territori vivono e lavorano e che in questo modo troveranno nuove e ulteriori opportunità occupazionali. Va infatti sottolineato che un ruolo di particolare rilevanza  lo avrà anche la mobilità verso l’interno, quella che abbinata all’attività nautico-costiera consentirà la visita delle città d’arte, dei siti archeologici e delle bellezze naturalistiche dei territori che si affacciano sull’Adriatico.

Fonte: www.triesteprima.it

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