Il 1° luglio 1900 il Comune di Reggio Emilia assunse la gestione e la proprietà del servizio farmaceutico. Nacque così la Farmacia Comunale addetta alla distribuzione gratuita dei medicinali ai poveri assistiti dal Comune: l'iniziativa provocò un acceso dibattito perché rappresentò un'esperienza senza precedenti. Nel 1902 la Farmacia iniziò a somministrare i medicinali anche per conto delle Opere Pie educative e del Brefotrofio e, nell'anno successivo, della Congregazione di Carità. Il 28 marzo 1903 la Legge Giolitti disciplinò l'assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei Comuni e il 13 ottobre 1903 la Farmacia Comunale venne aperta al pubblico pagante. Nacque così la Farmacia Centrale. Dopo la fase di sperimentazione e consolidamento, caratterizzata da esiti decisamente positivi sotto il profilo finanziario, tecnico e gestionale in genere, iniziò quella di completa municipalizzazione dell'azienda. Nel 1906 divenne Azienda Autonoma del Municipio di Reggio Emilia, distinta e separata dalla amministrazione ordinaria del Comune. Nel 1910 aprirono altre farmacie: Villa Cadè, Ospedale, Palazzo di Giustizia. Nel 1913 fu avviato il laboratorio galeno-farmaceutico in via della Croce Bianca con apparecchiature e macchinari molto evoluti per l'epoca e nel 1919 aprirono altre 10 farmacie (Massenzatico, Porta Castello, Villa Bagno, S. Pietro, Piazza Gioberti, Villa San Maurizio, Villa Rivalta, via Dalmazia, via Regina Margherita, viale Simonazzi). Durante il ventennio fascista furono smantellati o ridotti diversi servizi, soprattutto quelli legati alle iniziative assistenziali e sociali, ridimensionato l'organico, assottigliate le scorte del magazzino, affittate a privati quattro farmacie rurali. Nel 1947 la Farmacia Comunale-Azienda Municipalizzata si trasformò in "Farmacie Comunali Riunite-azienda commerciale ed industriale municipalizzata - FCR". In questi anni venne ultimata la costruzione di un nuovo e più grande laboratorio dove si poterono produrre oltre 400 farmaci. Alla fine degli anni Sessanta aprirono altre tre farmacie (viale della Stazione, Regina Pacis e Rosta Nuova). Ma furono anni di crisi della produzione delle specialità provocata sia dalla mancanza di tecnologie adeguate che dai nuovi approdi della ricerca scientifica. Interpretando i bisogni del mercato FCR si orientò nello sviluppo di convenzioni per forniture di servizio, specializzandosi nella distribuzione di farmaci e parafarmaci agli ospedali, estendendo una collaborazione esistente fin dal dopoguerra fra Azienda e Ospedale S. Maria Nuova. A fine anni Settanta aprirono poi altre 5 farmacie (Villa Cella, Gattaglio, Canalina, Pappagnocca, Villa Gavasseto) portando a 23 il numero totale. Nel 1993, come è avvenuto per molte “municipalizzate”, il Comune trasforma l'Azienda Municipalizzata FCR in Azienda Speciale pluriservizi, predisponendola così all'assolvimento di funzioni complementari a quelle di distribuzione del farmaco. Nel 1998 il Comune le affida la gestione della rete dei servizi sul territorio a favore della popolazione disabile adulta, nel 1999 alla popolazione anziana e ancora nel 2002 i servizi per minori, madri in difficoltà, minori stranieri non accompagnati, donne sole in gravidanza, servizi educativi e d'accoglienza per bambini e adolescenti. Nel 2015 apre la 25° farmacia (Roncina) a cui seguiranno nel 2016 la Comunale Rubiera e la Comunale Casalgrande e nel 2018 la Farmacia Comunale via Gramsci.