Alberti Srl s.u.
Sede
Informazioni storiche
Commercio coloniali, cereali, spezie, salumi e vini con lavorazione di carni suine.
Luigi Alberti diede avvio nel 1875 nel paese di Fagagna a una attività di “commercio coloniali, cereali, spezie, salumi e vini”. Suo figlio Osvaldo nel 1906 la trasferì a San Daniele del Friuli e, dato che gli scambi commerciali nella cittadina collinare erano meglio organizzati, ampliò subito l’offerta aggiungendovi il servizio di trasporto di prodotti alimentari tramite carri trainati da cavalli oltre che il commercio di tutti i prodotti di prima necessità. Durante la Prima guerra mondiale Osvaldo riuscì a fornire all’ingrosso ed al dettaglio merci di prima necessità ma, non essendoci denaro in circolazione, accettava come compenso delle quantità corrispondenti in valore di prodotti della terra tipo cereali, legnami e animali. Da questi scambi pian piano si generò una notevole riserva di animali da cortile, suini, bovini e altri tale da portare Alberti a fornire sia di prodotti che con servizi la prima Macelleria Sociale Cooperativa di San Daniele. A seguito della crisi del 1929 l’azienda ebbe serie difficoltà ma Osvaldo resistette. Con gli anni Quaranta lo scambio divenne sempre più orientato ai suini portando Osvaldo ad organizzarsi per lavorare i derivati dal maiale ed in particolare utilizzando le cosce di “suini neri” provenienti dalla vicina Fagagna. Osvaldo sposò Anna Vidoni ed ebbe tre figli: Maria, Teresa e Napoleone. Le due femmine, sposandosi, lasciarono San Daniele mentre Napoleone, arruolatosi, andò a combattere e rimase prigioniero per sette anni. Rientrato dalla prigionia conobbe la sua futura compagna, Caterina Castellani, che al tempo lavorava sia nell’azienda agricola di famiglia situata nella vicina frazione di Cimano sia presso l’antica osteria Moretti in centro a San Daniele. Caterina e Napoleone si sposarono nel 1951. Osvaldo, tenendo conto del carattere imprenditoriale e dalla forza di volontà della nuora Caterina, nel 1954 decise di affidarle le redini dell’azienda anche perché il figlio Napoleone aveva deciso di fare un altro mestiere, il “daziere”. Nel 1963 venne creato e registrato il marchio “La Casa del Prosciutto”. Con il terremoto del 1976 l’azienda subì importanti danni tali da doverne demolire diversi settori. Nonostante le difficoltà Caterina Castellani in breve tempo fece ricostruire la struttura riaprendo il prosciuttificio, il negozio e anche l’osteria. Gli anni successivi furono caratterizzati da un continuo acquisto di immobili creando le basi per la costruzione di uno stabilimento produttivo organizzato ed omologato alle normative comunitarie nel pieno centro storico di San Daniele del Friuli. Con gli anni Novanta La Casa del Prosciutto, in seguito a un importante intervento edilizio, venne ulteriormente ammodernata ed ampliata portando la produzione a circa 12.000 pezzi annui. Dal 2013 le redini dell’azienda sono passate totalmente a Carlo Alberti che, dopo un nuovo importante intervento di ristrutturazione, ha coinvolto anche i figli Marco e Luca che rappresentano oramai la quinta generazione aziendale.