L’industria orobica avanti sulla sostenibilità, negli altri settori la strada è ancora lunga ma la consapevolezza diffusa
Il 78% delle imprese industriali si è attivata per ridurre il proprio impatto ambientale, il 61% per il miglioramento della sostenibilità sociale.
È l’industria orobica il settore con la maggiore sensibilità verso la sostenibilità: l’86% del campione intervistato giudica questo tema molto o abbastanza importante, piazzandosi in testa non solo agli altri settori economici ma anche all’industria in Lombardia (83%). Significativa è comunque la percentuale di risposte dell’artigianato manifatturiero (72%), caratterizzato da dimensioni più piccole, oltre che del commercio al dettaglio (78%) e degli altri servizi (80%).
Le imprese bergamasche sono più avanti nell’implementazione di misure a favore della sostenibilità ambientale, soprattutto nell’industria dove il 78% dichiara di aver adottato o programmato azioni per ridurre l’impatto delle proprie attività. Seguono i servizi, dove tale percentuale si attesta al 63%, mentre valori inferiori, ma comunque superiori al 50%, si registrano nell’artigianato e nel commercio al dettaglio.
Per quanto riguarda invece la sostenibilità sociale, il 61% delle imprese industriali bergamasche ha intrapreso azioni per il miglioramento dell’impatto delle proprie attività, a fronte del 55% in Lombardia. Industria ancora in testa, quindi, perché il commercio al dettaglio è al 55%, i servizi al 48%, mentre le imprese artigiane mostrano una bassa propensione verso questo ambito, con solo il 28% che dichiara di avere messo in cantiere delle misure, dato inferiore alla media regionale.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Le imprese stanno dimostrando consapevolezza e coinvolgimento in tema di sostenibilità. Le imprese di maggiori dimensioni sono quelle più ricettive e strutturate per rispondere a questa esigenza. La Camera di commercio ha avviato il Laboratorio ESG (Environmental, Social Governance) per accompagnare soprattutto le Pmi e le filiere nella transizione sostenibile. Essa stessa redige già da due anni il Bilancio di Sostenibilità, ma anche chi non elabora questo documento formale ha spesso intrapreso azioni o dimostra sensibilità alle possibili declinazioni di questo impegno”.
Fonte: www.bg.camcom.it
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