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Soc. Coop. Artieri Alabastro a r.l.

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Forma Giuridica
S.r.l.
Camera di Commercio
CCIAA Toscana Nord Ovest (LU PI MS)
Settore
Artigianato
Sito web
www.artierialabastro.it
Email Impresa
info@artierialabastro.it

Sede

Indirizzo
via Padre Eugenio Barsanti n. 28
Cap
56048
Comune
Volterra
Provincia
Pisa

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione e commercio di Alabastro
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1895
Descrizione Attività storica

Commercializzazione dei manufatti in alabastro prodotti dai soci.

Profilo storico

La Cooperativa Artieri nasce a Volterra nel 1895 con il nome di Società Cooperativa Industriale Magazzino di lavori in alabastro. Cambierà il nome in Società Cooperativa Artieri dell’alabastro nel 1908 in seguito alla visita di Gabriele D’Annunzio a Volterra: si deve proprio a lui il nome “Artieri”. Scopo della Cooperativa era quello di permettere agli artigiani alabastrai di avere un magazzino di raccolta dei loro manufatti e di disporre di personale esperto che seguisse l’opera fino alla consegna. L’idea della nascita della Cooperativa si deve a Onorato Della Maggiora, personaggio stimato a Volterra e esperto di alabastro. I primi soci fondatori nel 1895 furono 472 con 35 apprendisti. Con l’elezione del presidente di Enrico Barbafiera, furono prese iniziative che dettero una prospettiva economica alla società allargando le relazioni commerciali anche all’estero. Gli anni 1900-1910 furono assai favorevoli al mercato dell’alabastro, incentivato da aiuti governativi nel settore dell’artigianato. Dal 1911 al 1924 fu presidente della Cooperativa Lorenzo Bresciani che dovette affrontare le difficoltà derivate dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Gli utili della società subirono un grave tracollo tra il 1915-1916, per poi iniziare una rapida ripresa dal 1917. Durante gli anni della guerra la Cooperativa diede vita ad alcune importanti iniziative: la prima fu la promozione di concorsi e l’istituzione di borse di studio per la locale Scuola d’arte, investendo così nella formazione dei futuri maestri artigiani; la seconda fu una sottoscrizione azionaria il cui ricavato venne investito in oggetti d’alabastro venduti su mercati di paesi neutrali (l’operazione permise di assorbire un po’ di manodopera disoccupata). La crisi del 1929 fu un duro colpo per la manifattura dell’alabastro. La Cooperativa negli anni del regime perse la libertà democratica e andò incontro ad una grave crisi economica e aziendale, dovuta alla politica autarchica voluta da Mussolini e alla scelte di politica estera. Nonostante ciò, l’alabastro e la sua lavorazione venivano mostrati nelle colonie italiane come esempio dell’operosità dell’Italia fascista. La caduta del fascismo e la fine della Seconda guerra mondiale restituirono la Cooperativa ai suoi soci, i legittimi proprietari. Con l’esercito di liberazione arrivarono anche i primi clienti: le truppe della V armata americana che commissionarono agli alabastrai gli stemmi della loro armata. Furono compratori di modeste pretese, ma grazie a queste vendite per la Cooperativa, che aveva i magazzini pieni di oggetti prodotti durante la guerra e rimasti invenduti, fu possibile riprendere forza e nuovo slancio economico. Negli anni dell’immediato dopoguerra la cooperativa arrivò a contare circa 185 soci. I primi anni ’50 rappresentano per l’attività una fase di estrema floridezza economica; il mercato, soprattutto estero, richiedeva un numero sempre maggiore di manufatti. In questi anni iniziarono importanti collaborazioni con design collocando la Cooperativa Artieri tra i precursori del Art Deco’ italiana. Le più importanti esportazioni erano dirette verso il Messico, il Portogallo e la Grecia, senza contare gli Stati Uniti che erano, ed ancora oggi rimangono, il mercato principale. Altri significativi contatti commerciali erano attivi con paesi quali: Francia, Germania, Paesi Scandinavi, Sud Africa, paesi del Sud America, Giappone e Australia. In Toscana si trovavano non solo i due di laboratori di Volterra: ve ne erano anche a Pisa, Siena e Firenze. Un grande passo fu fatto all’inizio degli anni ’60 quando la Cooperativa Artieri rilevò il negozio Limonex di Parigi, facendone un rivenditore esclusivo dei propri manufatti. Oggi la Cooperativa possiede un negozio con cinque vetrine affacciate nella centralissima piazza medievale di Volterra, piazza dei Priori, più una sede operativa adibita ad uffici, magazzini, laboratorio didattico, sala meeting, shop, gipsoteca, archivio storico.

Immagini

Targa rilasciata nel 1895
Laboratorio, anni Venti
Le "lustratrici", anni Venti
Magazzino per imballaggio, anni Trenta
L'inaugurazione delle botteghe artigiane, 1962
La lavorazione di un oggetto artistico, oggi