Al numero civico 18 di Borgo SS Apostoli, a Firenze, per iniziativa di Pietro Malesci apriva i battenti, nel 1850, una “Drogheria e Farmacia”. Il dottor Pietro era un chimico-farmacista di spiccate capacità imprenditoriali e di grande lungimiranza. È del 1946, infatti, la prima registrazione in Italia, di un preparato xantinico, destinato a rimanere, con i suoi derivati, farmaco fondamentale per il trattamento delle crisi asmatiche e broncostruttive. Nel novembre del 1966 l'alluvione di Firenze non risparmia gli stabilimenti e i laboratori di ricerca Malesci, da alcuni anni trasferiti nei pressi della Stazione di S. Maria Novella, non lontani dalle rive dell'Arno. Grazie al prodigarsi di tutti i lavoratori, dai dirigenti ai ricercatori, dagli impiegati agli operai, l'azienda fu presto rimessa in condizione di continuare le sue attività. In quegli anni Malesci, oltre a consolidare il suo ruolo di azienda leader in settori quali la cardiologia e la pneumologia, si fa promotrice di una serie di iniziative scientifiche ed editoriali quali la rivista "Cardiologia pratica" e "Le giornate scientifiche Malesci". Brevetta e registra alcune molecole quali antiaritmici e nuove teofilline. Dagli anni '90 Malesci arricchisce il proprio listino di molecole di elevato profilo scientifico, appartenenti alle classi farmacologiche più utilizzate in terapia, fra queste gli inibitori della pompa-protonica, per il trattamento delle patologie acido correlate. Nel 2005 altra tappa fondamentale per la storia dell’azienda è stata la commercializzazione di un farmaco nel trattamento dell’ipertensione arteriosa. Malesci è costantemente impegnata ad offrire alla classe medica informazione scientifica sui propri prodotti e formazione mediante la sponsorizzazione di congressi e corsi ECM attinenti alle aree terapeutiche dell’azienda. Nel 2019 rinforza la sua immagine in cardiologia con il lancio di un beta bloccante di terza generazione, una molecola di ricerca Menarini, indicata per l 'ipertensione arteriosa e lo scompenso cardiaco.