Giovanni Ferrari di Alessandria, ventisettenne operaio nella fabbrica di cappelli Borsalino decise nel 1908 di mettersi in proprio e con l'aiuto della moglie Antonietta aprì un laboratorio con annesso negozio in via Milano. Come riportato in una sua pubblicità dell'anno seguente sul settimanale socialista «L'Idea Nuova», la Ditta Giovanni Ferrari, oltre a essere specializzata nelle riparazioni e offrire cappelli su ordinazione in giornata, vantava un “ricco assortimento di cappelli di produzione propria e delle migliori case nazionali”. Negli anni trenta l'attività fu trasmessa da Giovanni al figlio Vittorio che con sua moglie Cristina proseguì fino al secondo dopoguerra nella sede originaria. Nel 1947 il negozio venne trasferito in via Migliara dove, complice il calo di utilizzo dei cappelli nel dopoguerra, fu introdotta la vendita di altri articoli di abbigliamento. Cinque anni dopo, con l'acquisizione delle attività della Ditta Lingua, storico negozio di abbigliamento in via dei Martiri, Vittorio Ferrari portò la propria sede nella più prestigiosa arteria commerciale di Alessandria. Con Vittorio, rimasto vedovo di Cristina nel 1960, iniziò a lavorare il figlio Giancarlo che aiutò il padre nella modernizzazione del punto vendita e gradualmente ne ereditò le responsabilità. Con lui si impegnò nell'attività di vendita la moglie Giacinta, riproducendo per la terza generazione il binomio dei coniugi Ferrari alla guida del negozio. Il perdurante successo commerciale dell'impresa è testimoniato dai due ampliamenti che furono realizzati alla fine degli anni sessanta e all'inizio degli anni ottanta. Dopo l'alluvione del 1994, quando il fango invase l'intero negozio, si dovette procedere a una profonda ristrutturazione. Dal 1998 Giancarlo e Giacinta furono formalmente affiancati dal figlio trentenne Vittorio Alberto Ferrari, cresciuto con loro in negozio e divenuto amministratore della società dal 2000.