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Carpenè Malvolti Spumanti Spa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Treviso-Belluno
Settore
Industria
Sito web
https://www.carpene-malvolti.com/ita/
Email Impresa
info@carpene-malvolti.it

Sede

Indirizzo
via Antonio Carpenè n. 1
Cap
31015
Comune
Conegliano
Provincia
Treviso

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione vini e spumanti
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1868
Descrizione Attività storica

Produzione di vino spumante e altri vini speciali.

Profilo storico

Etile Carpenè, figlio di Antonio e Teresa Zannoner si diplomò alla Reale Scuola di Viticultura ed Enologia di Conegliano (1892). Appena ventunenne iniziò la carriera professionale come tirocinante presso lo Stabilimento produttivo a Monaco di Baviera, aperto dal padre Antonio negli anni ’90, giungendo a dirigerlo non ancora trentenne. La grave forma di atassia che colpì il padre Antonio, costrinse Etile a rientrare in Italia per prendere le redini della Cantina di Conegliano, chiudendo per sempre la filiale di Monaco. Nel 1906 sposò Matilde Toso da cui avrà̀ in seguito cinque figli: Antonio (1907) il primogenito che morirà̀ dopo soli 5 mesi dalla nascita, Teresa (1909), Annamaria (1911), Antonio il quartogenito (1913) e Giuliano (1915). I bombardamenti avvenuti durante la Prima guerra mondiale distrussero la cantina che rimase inattiva per molti anni. Etile Carpenè, riuscì a mettere in salvo figli e moglie e a ritornare per salvare i suoi registri ed altri documenti preziosi, necessari per la futura ricostruzione, avvenuta fra difficoltà di ogni genere nel 1922. Nel 1924 riavviò la produzione del Brandy, il distillato di vino invecchiato in fusti di rovere che rappresenta la tradizione distillativa fin dalle origini. Etile Carpenè valorizzò la Grappa ed individuò nella bottiglia a forma di “zucchetta” il suo ideale contenitore (ancora oggi presente) ispirandosi alla tradizione dei contadini che erano soliti riempire di grappa ed acqua le zucche svuotate dalla polpa per dissetarsi durante il lavoro. Studioso ed inventore, Etile Carpenè apportò un decisivo contributo all’applicazione pratica del cosiddetto “Sistema Martinotti-Charmat” per la produzione degli spumanti in autoclave, ottenendo così la valorizzazione del tipico Spumante delle colline Trevigiane, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. I bombardamenti della Seconda guerra mondiale danneggiarono nuovamente l’impresa. Finita la guerra toccò a Antonio Carpené ricostruire la cantina ed avviare un importante piano di sviluppo: introdusse le più moderne apparecchiature del tempo, aprì una seconda cantina a Follina e sviluppò la distribuzione nazionale ed internazionale. Antonio realizzò anche le prime significative e memorabili campagne pubblicitarie sul Prosecco. Egli insieme ad altri undici produttori nel 1962 fondò il Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Terminato il percorso formativo, Etile Carpenè nel 1973 entrò nell'impresa di famiglia sotto la guida del padre Antonio, prima come operaio fra gli operai, poi come esperto di marketing e direttore commerciale (per diventarne in seguito amministratore delegato e dal 1987 presidente). Applicò le recenti scoperte in ambito microbiologico per migliorare e semplificare l’antico sistema di produzione dello spumante - noto come “Metodo Champenoise” - che rischiava di essere abbandonato dopo l’introduzione del Metodo Charmat. Inoltre studiò, progettò e realizzò diverse ed importanti attrezzature di nuova concezione per la produzione dei vini spumanti. Di generazione in generazione nel 1987 Etile Carpenè allargò la produzione, potenziò la distribuzione a livello nazionale ed internazionale, riorganizzò e rinnovò la rete vendite sostenendo l'immagine della marca con campagne pubblicitarie in televisione e sulla stampa. Nel 1990 fu nominato presidente dell'Istituto Italiano Spumante Metodo Classico  e nel 1992 vicepresidente del Sindacato Nazionale Vini Spumanti e consigliere del Consorzio di Tutela del Prosecco (seguiranno numerosi altri riconoscimenti). A partire dal 2013 Etile Carpenè e la figlia Rosanna hanno dato avvio ad un importante piano pluriennale per la restaurazione della storica cantina e per il rinnovamento degli impianti nei due siti produttivi. Il progetto interamente finanziato dalla famiglia è stato completato nel 2018 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'impresa.

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