Cappellificio Cervo Srl

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Informazioni storiche
Fabbricazione e commercio all'ingrosso di cappelli.
Nel 1897 nasceva a Sagliano Micca la Società Anonima Cooperativa fra i Cappellai nel Biellese allo scopo – come si ricava dal primo statuto sociale - “della produzione di cappelli in feltro di pelo di primissima qualità e il loro commercio in Italia e all'estero”. Presieduta dal comm. prof. Scipione Vinay, nel maggio del 1921 venne trasformata nella Società Anonima Cappellificio Cervo già Cooperativa. All'epoca l'impresa dava lavoro a 200 operai per una produzione giornaliera di oltre 800 cappelli. Nel 1924 venne deciso di aumentare il capitale sociale e all'operazione parteciparono anche i dipendenti con una quota del loro salario. Negli anni seguenti e fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la S.A. Cappellificio Cervo già Cooperativa conobbe un rapido incremento delle vendite sul mercato nazionale e estero, specie in Turchia, Nord Africa e Sudamerica. Tra i modelli più venduti del periodo il cappello “Princeps” sinonimo di eleganza e qualità. Nel 1950 l'impresa assunse la nuova denominazione Cappellificio Cervo Spa con una produzione giornaliera di circa 1.300 copricapo. Dagli anni '60 in avanti, tuttavia, l'impresa - come del resto l'intero settore del cappellificio italiano – conobbe un forte rallentamento dell'attività connessa a un sempre minor uso del cappello da uomo. Già proprietaria del marchio “Bantam”, nel 1982 l'azienda piemontese - contemporaneamente trasformata in società a responsabilità limitata - acquistò uno tra i più celebri marchi italiani, “Barbisio”. Alla produzione tradizionale si venne affiancando la fornitura di cappelli alpini sia per la truppa che per gli ufficiali dell'esercito. Nel 2009 la finanziaria della famiglia Romiti Bigli rilevò la maggioranza dell'impresa, che attualmente è presieduta da Maurizio Romiti affiancato dall' amministratore delegato Giorgio Borrione.