Nel 1860 Paolo Segnana allestì su un carro una vera e propria distilleria mobile con cui, girando di maso in maso, distillava le vinacce dei contadini in ossequio alla legislazione austriaca che consentiva la produzione di un piccolo quantitativo di grappa per consumo personale. Unico limite: la distillazione doveva avvenire nella propria casa e nel giro di ventiquattrore. Intorno al 1910 il figlio Graziano si stabilì a Borgo Valsugana per impiantare una distilleria. Negli anni fu anche artefice di alcune innovazioni, tra le quali l'utilizzo delle fascine di vite sul fondo dei paioli per evitare sentori sgradevoli nella grappa, derivanti dalle vinacce bruciate a contatto con il rame bollente. A Graziano si aggiunse il figlio Serafino e, dal 1958, il figlio Armando. Nel 1960 i Segnana furono tra i fondatori dell'Istituto Tutela Trentino Grappa. L'impresa venne trasformata da ditta individuale in società per azioni sotto la denominazione sociale Distillerie Segnana Spa nel 1975. Armando Segnana che nel frattempo era entrato in società con dei distributori, decise, nel 1982, di vendere l'azienda che venne rilevata dalla famiglia Lunelli, proprietaria delle Cantine Ferrari, dell'acqua Surgiva e di alcune tenute agricole in Umbria e Toscana. La nuova denominazione divenne così Segnana – F.lli Lunelli Spa, mentre le grappe avrebbero conservato il marchio Segnana. Nel 2001, per ridurre al minimo i tempi tra pressatura delle uve e distillazione con metodo discontinuo a bagnomaria di vapore, la produzione venne trasferita a Trento nelle vicinanze delle Cantine Ferrari.