Fattoria di Marena Società Agricola

Sede
Informazioni storiche
Agricoltura, selvicoltura, zootecnia. Coltivazioni miste di cereali.
La famiglia Nati iniziò a dedicarsi all'agricoltura nella zona di Bibbiena, nel Casentino, già a metà del XV secolo. Nel 1689 il loro patrimonio fondiario venne accresciuto attraverso l'acquisto all'asta della fattoria di Marena (fino a quel momento di proprietà dei Rondinelli) da parte di Piero Nati, medico, botanico e Ostensore dell'orto Botanico di Pisa per incarico del Granduca di Toscana Cosimo III. Oltre alla villa padronale ornata da una bella scala a doppia rampa e dal giardino una volta sistemato all'italiana, facevano parte del complesso alcuni annessi agricoli utilizzati per la lavorazione dei prodotti della terra, tra i quali i principali erano cereali e vino. A metà del Settecento il cognome della famiglia divenne Nati Poltri, mentre la gestione dell'azienda agricola veniva portata avanti da Cesare, figlio di Ludovico e di Johanna Hombaurg, che procedette alla bonifica della pianura sottostante la villa regimentando il torrente Archiano. Nei decenni seguenti l'impresa continuò ad essere gestita secondo il sistema della mezzadria e, lungo l'Ottocento, si sviluppò anche la coltura del baco da seta. Sul finire del secolo alcuni prodotti - come ad esempio il vino da pasto - trovano esito sul mercato locale e nazionale. Nel secondo dopoguerra l'azienda venne gestita da Alessandro Nati Poltri che nel 1969 ricevette dalla Camera di commercio di Arezzo un diploma con medaglia d'oro nell'ambito del Concorso per la premiazione della fedeltà al lavoro e del progresso economico. Attualmente la fattoria di Marena comprende una superficie di 170 ettari adibiti alla cerealicoltura e al foraggio, all'allevamento della razza Chianina IGP in selezione e alla selvicoltura, mentre, dal 1988, è stata inaugurata l'attività di agriturismo. L'azienda è gestita da Piero Nati Poltri, succeduto al padre Alessandro scomparso nell'aprile del 2010, insieme al cognato Fabio Ferri.