La gioielleria Pellegrini ha aperto i battenti nel 1750 nei locali ubicati in via Fillungo, angolo via San Giorgio, nel cuore di Lucca, per iniziativa di Antonio Maria seguito poi dal figlio Giuseppe. Inizialmente l'attività era rivolta al clero lucchese che alla famiglia Pellegrini - ancor oggi proprietaria dell'impresa - commissionava calici, lumi votivi, croci e altro ancora. Circa un secolo più tardi quella che ormai era diventata l'Antica Ditta Giuseppe Pellegrini iniziò la vendita al minuto di oggetti di gioielleria, oreficeria, orologeria e argenteria. Tra gli anni Venti e Trenta del Novecento l'impresa ebbe tra i suoi clienti non solo gran parte della nobiltà locale e nomi di rilievo, ma si aggiudicò anche i brevetti di "fornitori Pontifici", dei sovrani di Spagna, Romania e d'Italia. Sempre nel primo dopoguerra, sotto la direzione dei fratelli Alfredo e Guido Pellegrini, il negozio venne modificato attraverso l'apertura di due ampie vetrine in legno incorniciate esternamente in un monumento marmoreo, nella facciata del palazzo, opera dello scultore lucchese Francesco Pieroni. Con gli anni Quaranta, in seguito alla scomparsa di Alfredo e di Guido, l'attività venne proseguita dai due figli del primo: Giuseppe ed Alessandro. Alla morte di quest'ultimo, nel 1950, subentrò il nipote Antonio Landucci, figlio di una sorella di Giuseppe, dal quale venne adottato aggiungendo così a Landucci il cognome Pellegrini. Al momento della scomparsa di Giuseppe, avvenuta nel 1987, entrò a far parte dell'impresa Diego Landucci Pellegrini, figlio di Antonio. Nel 2006 la ditta è stata premiata dall'Unioncamere come "Impresa più longeva e di successo" per la categoria "commercio e servizi". Ancora oggi alla guida della società siedono Antonio Landucci Pellegrino e il figlio Diego, che rappresentano rispettivamente la quarta e la quinta generazione.