La Farmacia Savio risale alla metà del secolo XIX. Il proprietario di allora era il dott. Carlo Arnaldi; a partire dal 1890, con l’atto di acquisto del 13 giugno, il dott. Giovanni Savio iniziò ufficialmente il lungo cammino arrivato oggi alla quarta generazione. Giovanni Savio si era laureato presso l’Università di Genova nel 1876 e già dal 1879 operava nella farmacia che sarebbe diventata di sua proprietà undici anni dopo. Padre di tre figli - Dora, Maria e Carlo -  morì nel 1907. Il testimone venne raccolto dal figlio Carlo che spingerà la sua attività oltre il confine della farmacia con la fondazione dell’Istituto Chimico Nazionale Dottor Carlo Savio per la produzione su scala industriale di preparati validamente formulati da lui stesso. È infatti nella sua poliedrica personalità di farmacista, chimico e inventore che si caratterizza la sua intensa attività professionale, il suo impegno nel tessuto sociale e culturale recchese, la partecipazione al primo conflitto mondiale come ufficiale di Sanità. Alla sua morte, avvenuta nel 1927, senza figli né una propria famiglia, l’impegnativa eredità venne raccolta dalla sorella Maria sostenuta dal marito Avv. Umberto Diena. L’Istituto Savio venne ceduto e le risorse disponibili si concentrarono nello sviluppo della farmacia. L’Avv. Diena, dividendosi tra la dirigenza amministrativa nel Comune di Genova e l’attività, procedette ad un rilancio della Farmacia Savio come punto di riferimento della sanità locale. Con il secondo conflitto mondiale a Recco si rifugiano in tanti rendendo il paese molto florido ma in seguito ai bombardamenti tutto il centro abitato venne raso al suolo e pure la Farmacia Savio che rimase un cumulo di macerie. In meno di un mese l’attività riprese in mezzo a difficoltà di ogni genere nella frazione Corticella. La fine del conflitto segnò l’inizio del ritorno alla normalità, che per Recco rappresentava un immane lavoro di ricostruzione, e subito dopo l’estate del 1945 venne individuato un piccolo locale più vicino al centro dove trasferire la Farmacia in attesa che fosse completata la riedificazione nella zona della vecchia sede. Il principale impulso a una nuova rinascita venne dall’ingresso in farmacia del dottor Emilio Diena, laureatosi nel 1947 e subito entrato con entusiasmo nel tradizionale impegno professionale e umano della famiglia. Nato nel 1922, era stato allevato nel grande rispetto per l’opera svolta dal nonno e dallo zio raccogliendone l’eredità. All’inizio degli anni ’50 si presentò finalmente la possibilità di rientrare nell’antica posizione, nel centro del paese, in un ampio locale appena costruito. Nel frattempo, l’altra farmacia preesistente aveva riaperto i battenti, dopo la lunga interruzione dovuta ai bombardamenti, in un locale di fortuna sempre nella zona centrale. Il ricorso contro il ritorno della Farmacia Savio nella sua antica sede da parte degli eredi De Gregori in data 6 Novembre 1950, adducendo il criterio della distanza minima, rischiò di creare una situazione grottesca: dopo aver garantito il servizio farmaceutico, sola e unica farmacia, senza interruzioni durante il conflitto a prezzo di grande impegno e notevoli rischi, la Farmacia Savio sarebbe stata relegata in una zona periferica e destinata a soccombere. Dopo alterne vicende amministrative, superate con successo, nel dicembre 1950 si ebbe il completo ristabilimento a distanza di undici anni, della situazione esistente prima della guerra.