Nella primavera del 1824 Luigi Navello apre il suo laboratorio di falegnameria a Dogliani, in provincia di Cuneo. Scarse sono le notizie sull'attività di questo periodo. Certamente un secolo dopo, tra il 1920 e il 1954, l'attività guidata da Sebastiano Navello si trasferì nella bottega di San Quirico per poi, a metà degli anni cinquanta, essere portata nel nuovo e più moderno stabilimento, sempre nel comune piemontese. Grazie alla nuova struttura produttiva, l'azienda si trasformò da artigiana a industriale puntando sulla realizzazione di serramenti per le imprese di costruzione, che proprio in quel periodo stavano conoscendo una rapida crescita nel pieno del cosiddetto "miracolo economico". L'azienda mantenne tale indirizzo fino alla metà degli anni Settanta, quando la cantieristica venne progressivamente abbandonata a favore del nascente mercato dei rivenditori di serramenti. A partire dagli anni '80, grazie all'introduzione nel ciclo produttivo di articoli realizzati con misure standard, i mercati dell'impresa si ampliarono ulteriormente. Nel 1995, per meglio rispondere all'aumento della domanda, la Navello intraprese la costruzione del nuovo impianto di Monchiero, situato su di un'area di 20 mila mq di cui la metà coperti. Contemporaneamente l'azienda rivedeva la sua strategia e decideva di dedicarsi al mercato della ristrutturazione e della piccola edilizia abitativa, dando così vita ad una produzione sempre più specialistica con marchi e designer propri. La produzione della società guidata da Renato Navello è oggi orientata a tutto ciò che comprende le chiusure esterne della casa, dai serramenti ai portoni di primo ingresso, alle persiane e antoni. L'impresa occupa una cinquantina di dipendenti, oltre ad una rete commerciale forte di circa 350 consulenti all'acquisto.