Paglieri Spa

Sede
Informazioni storiche
Produzioni cosmetiche (creme, profumi, ecc.). Successivamente azienda chimica (produzione detergenti e simili) e cosmetica.
Le origini dell'attività della famiglia Paglieri nel settore della profumeria risalgono al 1807 per iniziativa di Luigi Paglieri. Nel 1830 con l'apertura del nuovo negozio, sito nell'attuale piazza della Libertà ad Alessandria, venne avviata la produzione di misture, creme, belletti e ciprie. Sotto la guida del figlio del fondatore Lodovico, nel 1876, venne fondata la Profumi Paglieri. Per l'impresa si aprì un'epoca di grande crescita sul mercato nazionale diventando in breve tra le prime aziende della cittadina piemontese. Nel 1923 Luigi Paglieri decise di lanciare l'eau de toilette “Felce azzurra” che insieme al talco presentato tre anni più tardi avrebbero conosciuto un grande successo rivaleggiando con la parfumerie francese, allora leader indiscussa del mercato. Negli anni seguenti dal nuovo impianto di corso Lamarmora uscirono nuovo prodotti cosmetici. Nel 1948 lo stabilimento e i suoi 400 dipendenti vennero trasferiti in via Pacinotti nell'allora quartiere periferico Pista. Gli anni del miracolo economico coincisero con l'avvio di una nuova fase di crescita. Il forte aumento delle vendite, supportato da campagne pubblicitarie, portò nel 1961 all'apertura del nuovo e più grande impianto di Spinetta Marengo, che già nel 1970 dovette essere ulteriormente ampliato. Intanto la rete commerciale era andata a comprendere un vasto mercato a livello mondiale. Negli anni '70 venne lanciato un prodotto rivoluzionario: il bagnoschiuma. Inaugurato, nel 1986, un impianto a Malta specializzato nella produzione di deodoranti, questo rimase operativo fino al 1992. Negli anni seguenti la Paglieri Spa ha sempre più diversificato la produzione con articoli per la casa, l'igiene e il bucato arrivando nel 2009 a fatturare circa 100 milioni di euro e a essere presente in oltre cinquanta nazioni, Germania e America Latina in testa. L'impresa ha anche acquisito lo storico marchio “Schiapparelli 1824”.