L’azienda fin dalle origini si occupava di importazione e commercio di pesci conservati, caffè e altre spezie. Già a fine Ottocento Abramo Pontecorboli era attivo nell’importazione di baccalà e stoccafisso e nel mercato delle conserve ittiche. Insieme alla famiglia La Rocca di Bari, Pontecorboli era il riferimento nelle regioni del centro e del sud Italia per questo mercato, grazie alle relazioni privilegiate con i migliori fornitori islandesi, canadesi e faroesi. La famiglia Gismondi di Genova, invece, era specializzata nella commercializzazione dei prodotti per il nord Italia e vantava importanti relazioni con i migliori produttori di stoccafisso norvegese. Fu così che queste tre famiglie decisero di collaborare nel campo dell'importazione e della commercializzazione di conserve ittiche in Italia. Agli inizi del ‘900, in parallelo, Abramo Pontecorboli aprì a Santoña, in Spagna, una fabbrica di acciughe salate, diventando pioniere della grande tradizione della salagione in Cantabria. Dopo la Prima guerra mondiale, la famiglia Pontecorboli si trasferì da Livorno a Napoli in via Marina Nuova e ivi si stabilì essendo il porto di Napoli più importante. Il fondatore, Abramo Pontecorboli, ebbe due figlie. La prima sposò Arturo Eminente, il cui figlio, Dino proseguì l’attività di famiglia. Piano piano la cooperazione fra le famiglie Pontecorboli, La Rocca e Gismondi si intensificò e si strinse sempre di più. Negli anni Settanta, infatti, per volontà delle nuove generazioni Eminente, La Rocca e Gismondi, la società A. Pontecorboli fu modificata in Unifrigo Gadus Spa con ripartizione di quote societarie alle varie famiglie pur restando gestita dagli Eminente. Con l’ingresso della sesta generazione, la famiglia Eminente scelse di acquistare l’intera proprietà di Unifrigo Gadus che oggi è controllata e gestita da Andrea Eminente, amministratore delegato e da Gianluca Eminente, presidente.