In genovese “Sa Pésta” significa “sale pestato” (fino), che un tempo si otteneva raffinando il sale grosso col pestello nel mortaio. L’antica “Sa Pésta”, originariamente, era luogo adibito alla vendita del sale che da “grosso” veniva raffinato per comodità degli acquirenti. Nel Medioevo, il Comune di Genova decretò che fossero sottoposti a monopolio anche il pane e il vino; pertanto, l’attività di “spaccio” della “Sa Pésta” si estese ben presto alla vendita al minuto di tali generi di prima necessità, e con breve passo, anche ad una ristorazione di tipo rapido. Fu in tal modo che ebbe origine uno dei più antichi locali ove venivano cucinate torte di verdura ed altre specialità popolari. In particolare, veniva preparata la “farinata”, che nel XV secolo in latino era detta “scripilita” per il suo tipico scoppiettare nel “testo” (teglia di rame stagnato) durante la cottura nel forno a legna. L’antica denominazione si estese anche al proprietario detto, “O Sa Pésta”. Con gli anni ’50 i fratelli Benvenuto, giovanissimi, rilevarpno l’attività. In quei tempi i carruggi di Genova erano il centro commerciale della città: gli avventori di tutte le classi sociali erano presenti nella clientela di Sà Pesta. Dagli anni ’80, i figli Antonella, Paolo e Cinzia hanno affiancato il padre Francesco nella conduzione della trattoria. Dal 1999 i fratelli Benvenuto continuano la storia di Sà Pesta con l’aiuto di Riccardo, marito di Antonella, e del loro figlio Federico.