Rizzoli Emanuelli ha un’antenata: è la Tosi & Rizzoli che aprì nel 1871 a Torino, città all’epoca specializzata nel trattamento delle conserve ittiche. Nel cuore dell’Emilia però l’industria conserviera del pomodoro stava facendo passi da gigante, con un impianto ferroviario funzionale e vie di comunicazione rapide. Fu così che nel 1892 la Tosi & Rizzoli si spostò a Parma. Nel 1900 però chiuse dopo trent’anni di attività a Torino e il passaggio a Parma: i Rizzoli restavano comunque maestri delle conserve ittiche. In azienda, Luigi Rizzoli si era occupato della produzione, mentre il fratello Emilio Zefirino si era dedicato alla vendita del prodotto finito, girando per l’Italia. Fu durante questi viaggi che aveva incontrato Antonietta Emanuelli, se ne innamorò e con lei decise di dare vita a una famiglia e a una nuova avventura: fondò la Rizzoli Emanuelli & C. Le Alici in Salsa piccante Rizzoli nell’ormai iconica latta dorata divennero il simbolo dell’azienda. Una ricetta tramandata a voce al primogenito della famiglia: ingredienti, dosi e tempi di cottura della salsa che, una volta preparata, veniva messa a maturare per sei mesi in botti di legno numerate che prima contengono Marsala. Era la fine del 1800 quando Emilio Zefirino e Antonietta ricevettero in dono un'ottima partita di pesce conservata in involucri raffiguranti tre gnomi che sorridono. Da allora furono queste figurine mitiche a rappresentare il simbolo dell’azienda. Qualche anno dopo, nel 1907, ne fu depositato il marchio. Tra le innovazioni del periodo Emilio Zefirino Rizzoli registrò l’esigenza di rendere più rapida l’apertura delle scatolette. Da qui nacque la primissima latta con lo strappo, moderna e pratica (altro brevetto depositato, 1913). Passato il periodo bellico, a cui Emilio prese parte attiva, si inaugurò la nuova sede Rizzoli Emanuelli. Lo spostamento derivava da un accordo con i Barilla, che volendo ampliare il proprio stabilimento chiesero ai Rizzoli di cedere la loro area per averne in cambio un’altra, in via Emilia n. 29. Con gli anni ’50 dopo Luigi, Aldo e Clelia Rizzoli, figli di Emilio Zefirino ed Antonietta, il testimone dell’azienda passò al nipote Antonio Rizzoli. Aveva 31 anni quando ricevette la ricetta segreta della Salsa. Si arrivava così alla terza generazione. Negli anni ’70 si andò verso nuovi mercati e le alici Rizzoli arrivarono sempre più lontano. Nei decenni a venire nascono nuovi prodotti di successo. Nel 1992 Antonio Rizzoli passa il testimone al figlio, Massimo che affronta nuove sfide e importanti innovazioni. Tra queste il cambiamento della confezione del tonno, storicamente conservato in latta, passa nel vetro, come pure si creano le alici monodose in un innovativo pack flessibile e ancora si pensa alla conservazione del fresco. Nuovi successi portano l'azienda alla fama anche in televisione.