Remuzzi Camillo e Figlio Snc dei F.lli Remuzzi

Sede
Informazioni storiche
Segagione e lavorazione delle pietre e del marmo, rivestimento di pavimenti e di muri, commercio materiali da costruzione.
Nel luglio del 1907 il bergamasco Camillo Remuzzi iniziò la propria attività di marmista dopo aver lavorato come dipendente nello stesso settore e aver eseguito il completamento del Battistero del Duomo di Bergamo. Il fondatore venne presto affiancato dal figlio Giuseppe – che gli subentrò nel 1938 - e, per alcuni anni, dal nipote Gianni Remuzzi, scultore e in seguito docente all'Accademia Carrara. Con loro Camillo intraprese il primo lavoro di una certa importanza: il completamento della facciata del Palazzo Nuovo della città orobica. Nel secondo dopoguerra lavorarono con Giuseppe i due figli, Enrico e Emilio, che diressero l'impresa dopo la sua morte nel 1957, in società con i fratelli del padre Camillo e Anna Maria. La famiglia continuò a essere impegnata nella decorazione di edifici e monumenti cittadini e ampliò il proprio raggio d'azione al di fuori dell'area bergamasca. Nel ciclo produttivo dell'impresa continuarono a integrarsi conoscenza dei materiali, abilità tecnica e competenza artistica: tecnici e operai della Remuzzi hanno sempre collaborato strettamente con artisti e architetti di fama nel progettare e realizzare i lavori. Tra gli anni '70 e '80 fecero il loro ingresso nell'impresa i membri della quarta generazione: Marcella, Camillo, Angelo e Claudio iniziarono a operare con il padre Emilio e lo zio Enrico, affiancandoli come amministratori della società attorno alla metà degli anni '80. Il nuovo assetto proprietario vide inoltre l'uscita dalla società nel 1987 degli zii non operativi Camillo e Anna Maria Remuzzi. Ultimo in ordine di tempo a fare il suo ingresso nell'impresa è stato il figlio minore di Emilio, Ezio, che dal 1995 affianca i fratelli alla guida della società. Conclusa con successo la terza transizione generazionale, i fratelli Remuzzi proseguono nel solco della tradizione di famiglia, unendo la capacità gestionale con una profonda competenza tecnica e una spiccata sensibilità artistica.