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Pietro Romanengo fu Stefano Srl

logo
Forma Giuridica
S.r.l.
Camera di Commercio
CCIAA Genova
Settore
Industria
Sito web
http://www.romanengo.com/
Email Impresa
romanengo@romanengo.com

Sede

Indirizzo
via Soziglia n. 74/R
Cap
16123
Comune
Genova
Provincia
Genova

Informazioni storiche

Attività Storica
Confetteria, cioccolateria, produzioni dociarie
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1780
Descrizione Attività storica

Produzione e vendità di prodotti dolciari, confetteria e cioccolato, frutta candita.

Profilo storico

Intorno al 1780 Antonio Maria Romanengo apriva a Genova in via della Maddalena un negozio di droghe e generi coloniali. Suo figlio Stefano, dopo aver conseguito la patente di confettiere, inaugurò il negozio di via Solziglia, nel quale venivano preparati tutta una serie di prodotti che andavano dalla frutta candita al cioccolato, passando per bomboni, confetti e conserve. Come marchio scelse, dopo i lunghi anni di guerra che avevano contraddistinto il periodo napoleonico, una colomba con il ramoscello d'ulivo. A Stefano successe Pietro che modellò la sua impresa secondo l'antica figura professionale del "confiseur-chocolatier" francese. La sua impresa, la Pietro Romanengo fu Stefano, peraltro, non abbandonò il commercio di zucchero e di prodotti coloniali che importava attraverso il porto. Nella seconda metà dell'Ottocento i prodotti Romanengo raggiunsero una clientela sempre più vasta, tra cui si annoverava il principe Umberto di Savoia e Giuseppe Verdi. Anche Stefano, figlio di Pietro, confermò l'indirizzo artigianale dell'azienda rinunciando a darle un'impronta più industriale. Stessa scelta avrebbero fatto i successori Pietro e poi i cugini Giuseppe e Antonio, custodi di una realtà produttiva basata su qualità e tradizione. Negli anni Trenta allo storico punto vendita ne venne affiancato un secondo in via Roma, sempre nel capoluogo ligure. Attualmente la ditta è condotta dai cugini Paolo, Pietro, Giovanni Battista e Delfina Romanengo che danno lavoro ad una ventina di dipendenti (compreso il laboratorio di via Mojon) e altrettanti stagionali.

Immagini

Facciata del negozio di via Soziglia
Fattura del 1864