Parma Antonio & Figli Spa

Sede
Informazioni storiche
Progettazione, realizzazione, installazione e manutenzione di prodotti di sicurezza finalizzati a garantire la protezione di beni, persone ed immobili dai rischi derivanti da infrazioni o da atti violenti perpetrati da terzi (furti, rapine, intrusioni....).
Il primo laboratorio di Antonio Parma per la costruzione di casseforti e congegni di sicurezza sorse nel 1870 a Lainate. Fin dal principio l'impresa curò internamente l'ideazione, la progettazione e la produzione dei sistemi di sicurezza, grazie al lavoro dei propri tecnici e operai specializzati. La qualità dei prodotti si affermò rapidamente sulla piazza milanese: tra i lavori di maggior prestigio eseguiti da Antonio Parma vi fu nel 1881 il sistema di custodia del Pallio d'oro del Volvinio, l'altare della Basilica di Sant'Ambrogio, che restò in uso per più di novant'anni. Nel volgere di pochi decenni l'impresa sentì la necessità di un ampliamento e nel 1902 decise di aprire una nuova fabbrica a Saronno, dove avrebbe potuto sfruttare l'energia elettrica. Nel nuovo stabilimento, organizzato per la produzione in serie, Antonio Parma fece il salto dall'artigianato all'industria. Nei primi anni del Novecento cominciò la produzione di impianti completi di cassette di sicurezza per le banche e dello stesso periodo sono le porte corazzate fornite alla sede della Banca d'Italia e ad altre banche nazionali ed estere. Oltre a primarie istituzioni finanziarie, l'impresa di Saronno vantò tra i propri clienti la Real casa di Savoia e la Santa Sede. Negli ultimi anni prima della sua scomparsa Antonio Parma, che fu insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, decise un nuovo ampliamento dell'area produttiva e una riorganizzazione del reparto commerciale. Dal 1922, anno di morte del fondatore, la società assunse la denominazione di Antonio Parma & Figli e fu gestita dai suoi cinque discendenti. L'impresa aumentò progressivamente la complessità e la dimensione dei propri prodotti e in pochi decenni triplicò le sue dimensioni in termini di organico, arrivando ad impiegare trecento dipendenti. Una filiazione dall'impresa principale fu la Oscam, fabbrica di Solaro che per circa venti anni realizzò arredamenti metallici collaborando con famosi architetti e prestigiosi committenti. Nel secondo dopoguerra restarono alla guida della società fino al 1968 i due figli minori di Antonio, Pio e Ambrogio Parma cui dal 1963 si associò la terza generazione, con cinque dei loro figli e nipoti. A partire dagli anni ’70 la produzione tradizionale nel campo della sicurezza passiva iniziò a combinarsi con le nuove applicazioni dell'elettronica e l'impresa saronnese continuò a primeggiare nell'innovazione dei prodotti e dei processi realizzativi. Nel 2003 la società, che si trovava sovradimensionata rispetto al proprio mercato, iniziò una profonda ristrutturazione gestita da Piero Parma, ultimo dei figli di Ambrogio, che rilevò la totalità delle quote insieme ai suoi figli Alberto ed Emanuele. Dal 2006 la sede è stata trasferita nel nuovo stabilimento di Solaro.