L’albergo, all’epoca Hotel Maria Schnee, apre i battenti nel luglio 1907 contestualmente all’avvio della Ferrovia del Renon. In seguito ad alcuni problemi tecnici sulla tratta, viene di lì a poco chiuso. Il 29 febbraio 1908 la Ferrovia del Renon entra pienamente in funzione e in estate il direttore d’albergo Hans Holzner e la moglie Maria possono riaprire l’hotel, questa volta con il nome di Hotel Oberbozen. Poco dopo vi giungono come ospiti Maria Valeria d’Asburgo-Lorena, Arciduchessa d’Austria, ultimogenita dell’imperatore Francesco Giuseppe, e l’imperatrice Elisabetta d’Austria. Hans Holzner, nel 1912, acquista l’hotel dalla società per azioni della Ferrovia del Renon, progettandone l’ampliamento insieme ai fratelli Ludwig di Monaco. Il progetto non troverà mai realizzazione. A seguito della chiamata alle armi di Hans Holzner e alla requisizione dell’hotel da parte degli eserciti austriaco e italiano l’attività si ferma, anche se la moglie Maria manda avanti delle attività alternative con la coltivazione di ortaggi e l’allevamento del bestiame. Villa Maria diventa un rifugio per le famiglie degli sfollati di Bolzano e in seguito anche l’hotel sarà il luogo di una mensa ufficiali. Nel 1920 l’hotel riapre per la stagione estiva e nel 1922 cambia nome in Hotel Holzner: l’anno dopo il futuro papa Pio XII trascorrerà le sue vacanze estive all’hotel. Nel 1930 viene inaugurato il nuovo Café Holzner (oggi Café Fink) e l’albergo assume il nome di Hotel Savoia. Durante la Seconda guerra mondiale l’hotel viene nuovamente requisito per riaprire solo nell’estate del 1947 con il nuovo nome Parkhotel Holzner. Negli anni Sessanta gestiscono l’hotel la moglie del figlio di Hans (Wilhelm), Hertha, insieme al figlio minore Hans. Nel 1974 Hans e la moglie Marianne assumono la gestione dell’hotel e negli anni successivi effettuano svariati interventi di rinnovamento. Nei decenni l’hotel ospita importanti esponenti della cultura e amplia la struttura e l’offerta di ospitalità.  Nel 2008 il terzo figlio di Hans e Marianne, Wolfgang, assume le redini dell’hotel insieme alla moglie Monika. Nello stesso anno, l’hotel viene premiato come “L’albergo storico dell’anno in Alto Adige”. Negli ultimi decenni l’hotel è molto attento agli aspetti ecologici e di sostenibilità ambientale.