Nel 1843 Giuseppe Massia fondò a Torino l'Antica fabbrica di passamanerie Massia Vittorio (il nome del padre). I Massia erano noti nella capitale del Regno sabaudo per essere una dinastia che già nella seconda metà del Seicento faceva parte dell'Università dei mastri fabbricatori di stoffe. Nel 1883 Vittorio, figlio di Giuseppe, proseguì nell'attività di famiglia per poi cederla, alla fine della Seconda guerra mondiale, al figlio Giovanni. Toccherà a lui, dopo i gravi danni prodotti dai bombardamenti, risollevare l'impresa e indirizzarla verso una marcata specializzazione nella passamaneria d'arredamento, con una particolare attenzione al restauro e al rifacimento delle passamanerie teatrali. Negli anni '60 realizzò le passamanerie per l'allestimento dell'auto papale e del treno presidenziale. Con il ritiro di Giovanni Massia, nel 1982, la ditta proseguì con Vittorio fino al 2011, quando entrò nell’impresa anche Massimiliano. Punto di forza dell'azienda torinese, il restauro e il rifacimento tessile con lavorazioni, per lo più manuali, ormai quasi scomparse nel tempo. Negli anni l'impresa ha lavorato per i principali musei torinesi (tra i più importanti, il Museo Egizio, l'Armeria Reale e la Palazzina di caccia di Stupinigi), all'interno di Palazzo Madama e in diverse dimore e castelli sabaudi, senza dimenticare alcuni lavori eseguiti per conto delle case reali d'Olanda e di Spagna. In campo teatrale, da ricordare, tra gli altri, i lavori svolti per il teatro Bolshoj di Mosca, il Colon di Buenos Aires e i maggiori teatri nazionali. L'azienda è anche specializzata in passamanerie militari e nelle cordollières da parata utilizzate dalle bande musicali.