Cerca

Mutti S.p.A.

Logo
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA dell'Emilia
Settore
Industria
Sito web
https://mutti-parma.com/it/
Email Impresa
muttispa@muttispa.it

Sede

Indirizzo
via Traversetolo n. 28
Cap
43022
Comune
Montechiarugolo
Provincia
Parma

Informazioni storiche

Attività Storica
Industria conserviera alimentare
Indirizzo Sede Storica
via Traversetolo n. 28
Cap Sede Storica
43022
Comune Sede Storica
Montechiarugolo
Provincia Sede Storica
Parma
Data dichiarata avvio attività
1899
Descrizione Attività storica

Industria per la produzione di conserve alimentari in particolare relative alla lavorazione del pomodoro.

Profilo storico

A metà dell’Ottocento Giovanni Mutti era un agricoltore specializzato nella coltivazione del pomodoro caratteristica che gli varrà vari riconoscimenti: nel 1911 la Medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Roma per il doppio concentrato e nel 1925 la Palma D’Oro all’Esposizione Universale di Parigi. Sulle orme del fondatore nel 1899 i nipoti Marcellino e Callisto Mutti diedero vita alla Fratelli Mutti, uno stabilimento dedicato alla lavorazione del pomodoro, che dapprima seguì criteri e pratiche artigianali, ma presto abbracciò una logica imprenditoriale nello sviluppo della nascente industria del pomodoro. Se da un lato l’attività legata a questo pilastro della cultura gastronomica italiana si rivolse da subito alla qualità e alla produzione massiva, l’attenzione all’innovazione non mancò. Già nel 1951 il lancio del “concentrato di pomodoro” in tubetto di alluminio proiettò l’azienda ai vertici dell’industria conserviera, superando la diffidenza iniziale per un formato fino ad allora riservato solo al dentifricio e fortemente innovativo rispetto alla tradizionale latta, in uso fino a quel momento. Fu una rivoluzione, firmata Ugo Mutti, che conquistò il favore dei consumatori, grazie alla straordinaria praticità e facilità di conservazione. Un’intuizione geniale che permetteva al pomodoro di non venire a contatto con l’aria se non nel momento del consumo, prolungando così la vita del prodotto. A questo beneficio si unì una trovata che oggi definiremmo di marketing: l’idea di un omaggio. Il tappo del tubetto era infatti un ditale di bachelite rossa che poteva essere usato per i rammendi in casa. Anche il 1971 viene ricordato come un anno storico per un’altra rivoluzione in casa Mutti: la “polpa di pomodoro”, un prodotto che univa alla praticità del prodotto pronto la massima qualità del frutto, ottenuta dal cuore del pomodoro, tagliato in minuscoli pezzi e privato di tutte le parti gialle o verdi. Al di là delle innovazioni nel prodotto la crescita della Mutti si rifletté presto sull’evoluzione dell’assetto aziendale: da impresa familiare si trasformò prima in società di fatto (fino al 1963), quindi in società in nome collettivo e infine, nel 1979, in società per azioni. Il 1994 segnò l’ingresso di Francesco Mutti (appartenente alla quarta generazione della famiglia Mutti) nell’azienda di famiglia in qualità di amministratore delegato. Mutti continuò a incrementare il suo sviluppo, potenziando la rete di vendita, sia nazionale sia estera, e studiando sempre nuovi prodotti e processi di qualità: pomodoro 100% italiano, proveniente solo da aree certificate con coltivazioni all’aperto, raccolta a maturazione ottimale e trasformazione entro tre ore. Difatti nel 1999 fu la prima azienda a certificare i suoi prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata” in base alla norma UNI 11233. Dal 2001 si è aggiunta la dichiarazione “NON OGM” e quella riferita alla tracciabilità della filiera ovvero la certificazione ISO 22005. Nel 2013 Mutti ha avviato anche un processo di internazionalizzazione aprendo la sua prima sede estera, in Francia e dal 2016 è diventata un gruppo a tutti gli effetti: l’azienda ha acquisito infatti lo stabilimento di Oliveto Citra (SA) dopo tre anni di affitto che, oltre ad ampliare la generale capacità, ha permesso a Mutti di iniziare a produrre le specialità tipiche del sud Italia derivanti dal pomodoro lungo e pomodoro ciliegino. Nello stesso periodo il fondo Verlinvest, investitore internazionale nel settore del largo consumo, è entrato nel capitale dell’azienda con una partecipazione del 24,5%. Nel 2017 Mutti ha acquisito lo stabilimento CO.PAD.OR di Collecchio (PR) caratterizzato da una capacità produttiva di 300.000 tonnellate annue e ha creato la Mutti USA Inc. che segna l’ingresso dell’azienda nel mercato americano. Nel 2018 ha lanciato la “polpa datterini” in pezzi e contestualmente ha inaugurato la Mutti Nordics per lo sviluppo del mercato scandinavo e tedesco. Nel 2019 sono pure stati presentati i pesti Mutti e le passate regionali. Sempre nel 2019 ha aperto la quarta sede estera, Mutti Australia. Nel 2020 Mutti presenta “Sul Campo”, la prima passata prodotta direttamente sul terreno di raccolta grazie a Instafactory, uno stabilimento mobile – ideato e brevettato da Mutti – che permette di trasformare il pomodoro appena raccolto, preservandone al meglio le caratteristiche organolettiche. Nel 2021 è stato presentato il primo Bilancio Ambientale del Gruppo permettendo di mettere a sistema le importanti azioni attuate nell’ambito dell’impatto ambientale. Nel 2022 sono stati lanciati due nuovi prodotti: le zuppe fresche e il ragù 100% vegetale. Nello stesso anno, viene aperta Mutti DEUTSCHLAND, quinta sede estera del Gruppo.

Immagini

Il tubetto dal ditale, inventato da Ugo Mutti
Foto storica dello stabilimento di Montechiarugolo
Pubblicità sulla Fiat Topolino alla Fiera di Verona, 1960
La polpa di pomodoro lanciata sul mercato nel 1971
Le "piscine" per il trattamento del pomodoro
Lo stabilimento, oggi