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Molino Pellegrini Snc

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Forma Giuridica
S.n.c.
Camera di Commercio
CCIAA Trento
Settore
Artigianato
Sito web
www.molinopellegrini.it
Email Impresa
ufficio@molinopellegrini.it

Sede

Indirizzo
via Varoncello n. 27 - Varone
Cap
38066
Comune
Riva del Garda
Provincia
Trento

Informazioni storiche

Attività Storica
Mulino - Macinazione e trasporto farine
Indirizzo Sede Storica
via Varoncello n. 27 - Varone
Cap Sede Storica
38066
Comune Sede Storica
Riva del Garda
Provincia Sede Storica
Trento
Data dichiarata avvio attività
1903
Descrizione Attività storica

Mulino - Macinazione e trasporto farine.

Profilo storico

La parte più antica dello stabile del molino risale alla metà del 1700 e veniva utilizzata come opificio per attività artigianali, sfruttando la presenza del torrente Varoncello tuttora attiguo, anche se privo di acqua. Probabilmente in quest’area era presente anche un frantoio. L'edificio venne ampliato nel corso del 1800, diventando un molino con macina a pietra nel 1903: la proprietà era del sig. Antonio Briosi. Di questo impianto originario rimangono oggi la struttura, gran parte dei pavimenti in legno, alcuni macchinari in legno, le macine in pietra e la turbina esterna. Il sig. Briosi già dall’inizio del Novecento concesse in affitto lo stabile con i relativi macchinari. Nel 1932 Bruno Pellegrini (nato nel 1907) venne assunto come operaio nel molino dalla società Pellegrini-Torbol fondata negli anni Venti dai tre fratelli Torbol (Ennio, Ugo e Domenico) e da due fratelli di Bruno (Mario e Enrico). Bruno, in precedenza aveva lavorato per il molino Pederzolli (Società Anonima Molini Riva) a Riva. La Seconda guerra mondiale lo tenne lontano da questa attività per alcuni anni, fino al 1946 anno in cui, al ritorno dalla prigionia, riprese il suo lavoro come operaio. Nel 1948 comprò, assieme alla moglie Lidia Vivaldelli, la licenza di macinazione del molino e quella commerciale dalla società che lo gestiva in precedenza e nel 1954 acquistò l'intero stabile dagli eredi del Sig. Briosi. Nel 1956 il figlio Gino (classe 1941), terminati gli studi commerciali, subentrò come collaboratore coprendo per alcuni anni il turno da mezzanotte a mezzogiorno. Il molino fino agli anni Sessanta funzionava infatti 24 ore al giorno: durante il boom economico la richiesta di farina era molto elevata. Fino al 1965-66 il molino produceva sia farina bianca che gialla poi, dato che il frumento veniva coltivato sempre meno e il mais era reperibile in zone limitrofe, si passò alla produzione della sola farina gialla, più conveniente. Oltre alla macinazione dei cereali, il lavoro del mugnaio consisteva anche nella consegna della farina e degli altri prodotti (crusca, farinetta e germe) ai clienti e quindi servivano dei mezzi di trasporto. Fino agli anni Cinquanta la consegna avveniva con l'utilizzo di carri trainati da cavalli (Stella, Gina e Baldo), successivamente vennero acquistati due motocarri e nel 1960 il primo furgone. In quegli anni al molino lavoravano anche la sorella di Gino, Maria Grazia, che si occupava dell’amministrazione e Gastone Vivaldelli (fratello di Lidia), sostituito a fine anni Sessanta da Betta Nerino. Nel 1973 Gino acquistò la licenza dal padre e con la moglie Clara Mancabelli avviò un'impresa familiare. In questo periodo vennero pure eseguiti diversi lavori impiantistici, curati dall'ing. Cimadon di Cadine (soprannominato "el Monter"): in particolare vennero aggiunti i due silos esterni e venne ripensata la disposizione dei macchinari, inserendo attrezzature provenienti da altri molini, opportunamente revisionate e riadattate, senza però interrompere la produzione che continuò nonostante i lavori durati circa un anno e mezzo. Verso la metà degli anni Novanta, subito dopo Nerino, lavorò come dipendente per un paio di anni uno dei figli di Gino, Luca. Nel 2004 il figlio Alberto, seguito dalla compagna Silvia, subentrò in qualità di collaboratore e nel 2006 ne diventò il legale rappresentante. Poco dopo venne ristrutturato l'edificio con delle modifiche che lo resero accessibile ai visitatori: turisti e scolaresche.

Immagini

La famiglia Pellegrini: Bruno, la moglie Lidia e i figli Maria Grazia, Gino e Rita, fine anni Quaranta
Il Molino negli anni Cinquanta
I partecipanti al primo congresso Nazionale dei Mugnai Artigiani del 1964. Il sesto da sinistra è Gino Pellegrini