Magnani Srl

Sede
Informazioni storiche
Fabbricazione di carta.
Le origini dell'attività della famiglia Magnani nella fabbricazione della carta risalgono agli inizi del XV secolo. Il primo impianto, infatti, risulta già attivo nella cosiddetta Svizzera Pesciatina, un'area del Appennino Tosco-emiliano per lo più corrispondente al territorio montano del comune di Pescia, nel 1404 e più precisamente lungo il torrente omonimo. Ancora nel Cinquecento, gli autori del Rinascimento fiorentino usavano carta prodotta dai Magnani. Nei secoli successivi la produzione proseguì, ma solo nel corso dell'Ottocento l'azienda raggiunse una certa notorietà a livello nazionale e internazionale per via dell'avvio della produzione di carta per banconote e carte valori, nonché carte per artisti e stampatori di chiara fama, tra i quali Valdonega e l'Archivio Segreto Vaticano. Sempre a quel periodo risale la fabbricazione degli inviti per le nozze di Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Austria. Agli inizi del Novecento, con oltre 200 addetti, la Cartiera Magnani fu la prima fornitrice di carta banconota della neonata Banca d'Italia e di molte altre banche centrali di paesi come l'Argentina, la Turchia, l'Egitto, la Thailandia, il Perù e altre. Quest'attività rappresentò il core business aziendale fino agli anni Ottanta del nuovo secolo. A quella data, tuttavia, mancando il ricambio generazionale, i Magnani cedettero l'attività all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, poi ceduta alla controllata Cartiere Fabriano. Gli anni seguenti sarebbero stati particolarmente difficili e caratterizzati da una perdita graduale di clientela. Nel 2007 una nuova società, la Magnani Srl, ha rilevato l'azienda impostando una strategia sull'innovazione dei prodotti di riferimento e sulla penetrazione in segmenti di mercato di elevato livello qualitativo. Attualmente vengono prodotte e commercializzate carte filigranate di sicurezza, carte di alta qualità per edizioni di prestigio, per belle arti e prodotti speciali cartotecnici. L'azienda toscana opera dunque in segmenti di nicchia e buona parte della sua produzione si dirige verso i mercati stranieri, specie in Europa occidentale e Stati Uniti.