Intorno a metà dell'Ottocento il capomastro Luigi Bianchi (1819-1890) costruì alcuni edifici a Morazzone (VA). Dei suoi numerosi figli, soltanto Gerolamo (nato nel 1866) proseguì l'attività paterna, edificando, sin dall'inizio del '900, ville padronali sulle colline della provincia di Varese. L'intenso sviluppo industriale spostò gli investimenti nella costruzione di fabbricati con destinazione produttiva, che divennero l'attività prevalente, anche se non esclusiva, dell'impresa. Con la diffusione del calcestruzzo armato e l'ulteriore industrializzazione del territorio, l'impresa registrò una rapida crescita, arrivando ad occupare, nei primi decenni del secolo oltre 120 dipendenti. Durante la Seconda guerra mondiale, l’Impresa Bianchi costruì ricoveri antiaerei a Varese, sottoscrivendo i relativi contratti con l'Organizzazione Todt. Nell’immediato dopoguerra si attrezzò con macchinari di nuova concezione e fu fra i primi qualificati fruitori del laboratorio prove materiali del Politecnico di Milano ove effettuava analisi su calcestruzzo e ferro d’armatura. Nella metà degli anni '50, con la forte crescita della domanda abitativa, edificò nel 1955 il primo condominio di Varese in via Maspero n. 11, cui altri si aggiunsero negli anni immediatamente successivi. Durante gli anni '60, proseguì il processo d’industrializzazione del territorio varesino: fu il caso del calzificio Carabelli con un enorme complesso realizzato parte in opera e parte con innovative strutture prefabbricate, che l’Impresa Bianchi edificò nell'arco di quasi due decenni. In quest'occasione Cornelio Bianchi introdusse un'innovazione costruttiva importante, riuscendo a creare e utilizzare un tipo di trave prefabbricata di grande luce, in cemento armato precompresso, sviluppata con la RDB di Piacenza e commercializzata per più di un decennio come “trave Carabelli”. Alla fine degli anni '70 proseguirono le edificazioni di valore, come la costruzione del centro elaborazione dati del Credito Varesino e della Direzione Generale mentre gli anni '90 vengono caratterizzati per l'attività manutentiva e di riqualificazione dell'esistente. In epoca più recente si segnalano i lavori relativi alla ricostruzione della nuova funicolare del Sacro Monte di Varese (1997).