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Giusto Manetti Battiloro Spa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Firenze
Settore
Artigianato
Sito web
https://www.manetti.com/
Email Impresa
goldleaf@manetti.it

Sede

Indirizzo
via Tosca Fiesoli n. 49 M
Cap
50013
Comune
Campi Bisenzio
Provincia
Firenze

Informazioni storiche

Attività Storica
Lavorazione foglia d'oro e d'argento
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1820
Descrizione Attività storica

Lavorazione artistica e restauro con foglia d'oro e d'argento.

Profilo storico

La storia di quella che col tempo è diventata l’azienda leader a livello mondiale nella produzione della foglia d’oro e d’argento coincide con la storia di una famiglia fiorentina che già nel Rinascimento praticava la nobile e antica arte del battiloro, il cui fascino aveva conquistato anche Leonardo da Vinci. Agli albori del 1600 i Manetti gestiscono una piccola bottega familiare di doratori, intagliatori, decoratori e battiloro che fin dagli inizi riceve incarichi di prestigio: nel 1602 Matteo Manetti, su incarico del Granduca Ferdinando II de’ Medici cura il restauro della palla d’oro che sormonta la cupola del Duomo di Firenze. Sempre alla ricerca dell’eccellenza, diversi membri della famiglia Manetti impiegati nella bottega frequentano la celebre Accademia del Disegno di Firenze. Uno di loro, Niccolò, ne diventa Console, ereditando il ruolo che un tempo era stato di Michelangelo Buonarroti. Nel 1820, contagiato dal fermento della Rivoluzione industriale, Luigi Manetti dà avvio alla trasformazione della bottega artigiana di famiglia in una vera e propria fabbrica meccanizzata. Insieme ai profitti cresce la qualità del prodotto, che viene riconosciuta con il conferimento di tre medaglie al merito alle Esposizioni Nazionali del 1861, 1881 e 1884. Nonostante due guerre e un bombardamento, nella prima metà del ‘900 l’azienda cresce e guadagna credibilità in tutto il mondo. A partire dagli anni ’20 la foglia d’oro della famiglia Manetti splende sui più prestigiosi monumenti di Parigi, New York, Londra e Mosca. A partire dagli anni ’50 arrivano le consulenze internazionali di Giusto per il British Museum e la NASA. Giusto muore nel 1961 e pochi anni più tardi l’azienda si trova a fronteggiare un’altra difficoltà: il 4 Novembre 1966 l’Arno in piena rompe gli argini e allaga gran parte di Firenze. L’alluvione distrugge quasi completamente la sede di Via Ponte alle Mosse. Anche questa volta la famiglia Manetti non si arrende: Fabrizio, Lapo e Francesca decidono, al contrario, di usare questa occasione per rinnovare ulteriormente lo stabilimento e modernizzare i macchinari e i processi produttivi. I tre fratelli guidano la Giusto Manetti Battiloro fino al ‘96, portandola a un fatturato di 9 milioni di euro. Nel 2000, con l’ingresso della nuova generazione di Manetti, l’azienda continua a crescere e a innovare, restando fedele alla sua lunga tradizione di successo. Nel 2002, quattrocento anni dopo Maestro Matteo, viene nuovamente restaurata la palla della Cupola del Duomo. E nel 2013 l’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo alle porte di Firenze testimonia la volontà e la capacità di investire sul futuro.

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