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Fert Spedizioni Internazionali Spa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Brescia
Settore
Servizi
Sito web
www.fertspedizioni.it
Email Impresa
info@fertspedizioni.it

Sede

Indirizzo
via Brixia Zust n. 1
Cap
25125
Comune
Brescia
Provincia
Brescia

Informazioni storiche

Attività Storica
Trasporti spedizioni e logistica
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1907
Profilo storico

Il 20 febbraio 1907 Federico Dalla Vecchia apre, quale presidente, la prima seduta del Consiglio di amministrazione della ditta “Impresa Generale Trasporti Fert”. La nuova società era il risultato di una complessa cordata che vedeva presenti le più importanti aziende cittadine di inizio ‘900 e, soprattutto, diversi finanzieri e professionisti legati alle stesse imprese e al Credito Agricolo Bresciano anch’esso presente nella compagine societaria. Già dopo qualche mese la Fert vanta propri rappresentanti in tutte le città d’Italia e all’estero. Vengono aperte succursali a Mantova, Cremona, Desenzano e Pisogne e successivamente un’agenzia a Venezia “specialmente in vista dell’incremento della navigazione fluviale”. La Fert riesce ad aggiudicarsi la convenzione per la linea ferroviaria e tramviaria di Brescia-Milano. Dopo aver impostato l’attività aziendale con un coordinamento efficiente tra le varie agenzie, succursali e convenzioni con molte altre imprese, il presidente spinge al salto di qualità. In città nasce la “Società Magazzini generali di Deposito” e subito la Fert avvia una rete di relazioni con essa. Anche la stessa sede di Fert subisce alcuni miglioramenti. Viene acquistata un’area contigua di proprietà delle ferrovie e realizzato un parcheggio per i primi camion. Durante il periodo bellico la Fert procede ad allargare la sede e affianca alla usuale attività una sezione dedicata ai “trasporti militari”. Gli anni successivi alla guerra sono duri per il calo di produzione e l’espandersi della disoccupazione. L’aumento dell’inflazione necessita un aumento del capitale sociale ed è il momento per alcuni soci di ripensare la propria presenza e per altri, tra cui il presidente Dalla Vecchia e la maggior parte del CdA, di acquisire maggior potere: la compagine sociale cambia con l’uscita di scena di buona parte dei sottoscrittori iniziali. Gli utili negli anni successivi saranno minimi e costringeranno l’azienda a chiudere alcune succursali e vendere alcuni immobili. La Fert non demorde: l’annata 1924 torna ad essere positiva grazie anche all’aumento delle vie automobilistiche e il trasporto su gomma. Pochi anni dopo inizia però a farsi sentire di nuovo la crisi, quella del ‘29. La Fert decide di chiudere la succursale di Milano. Nel 1932 finalmente un po’ di respiro e il presidente Dalla Vecchia decide di acquistare un camion con rimorchio della ditta Om. Di fatto agli inizi degli anni ‘30 il traffico su Milano era su camion, grazie anche all’apertura dell’autostrada Brescia-Milano. Nel periodo fascista il commercio si svolge in primis con la Germania: si procede con l’acquisto di un nuovo camion e una serie di altri automezzi. Con l’avvicinarsi della Seconda guerra mondiale, come nel caso del primo conflitto, le opportunità per la Fert si allargano. Sono anni di buon profitto ma poi con la fine della guerra si fanno i conti con i danni. La società con sforzo procede comunque a rinnovarsi gradualmente. Una forte inflazione accompagna in quegli anni bilanci comunque positivi. Nascono però nuove realtà concorrenti. Tra il 1947 e il 1950 la società subisce vari cambi nell’assetto sociale. L’avv. Erculiani, presidente, procede di propria iniziativa a nominare Enrico Dalla Vecchia, figlio del fondatore, a una  funzione dirigenziale. Segue la decisione di lasciare la carica e successivamente alla sua morte si registra l’ingresso nel Cda dell’impresa Besenzoni con quote di maggioranza acquistate da alcuni soci. Nonostante alcuni dissapori tra Dalla Vecchia e Besenzoni, rete di conoscenze, clientela e il know how si allargano notevolmente. A fine anni ’50 le difficoltà sussistono e la concorrenza è agguerrita soprattutto nel settore autotrasporti e così nel marzo 1959 il CdA lancia l’idea di eliminare quasi per intero il lato camionistico limitando l’attività al solo servizio spedizionieri. Nel corso del 1963 procederà ad ingenti investimenti per l’ammodernamento. Il 21 agosto 1970, Enrico Dalla Vecchia scompare. Il presidente in carica Elebardo Besenzoni lo sostituirà nelle mansioni di direttore amministrativo per poi cedere al fratello Narno le sue quote. Restano così solamente due soci paritari. Nel 1978 si procede alla divisione della Fert in due grossi rami: trasporto automobili con bisarche e spedizioni internazionali groupage. Nasce dunque da un lato la “Fert Trasporto Veicoli Industriali” con anche l’apertura di nuove sedi a Roma, Salerno, in Sicilia e una anche a Belo Horizonte in Brasile dove la Fiat aveva da poco avviato la produzione di veicoli nel territorio americano. Nel mentre la “Fert Impresa Generale Trasporti” viene trasformata in “Fert Spedizioni Internazionali” continuando il settore spedizioni sia terrestre, marittimo ed aereo con ora una forte presenza nel settore doganale. A fronte di notevoli incrementi di fatturato la Fert negli anni ‘80 si decide alla costruzione di una nuova sede con moderni magazzini di deposito e uffici doganali interni. Nonostante una concorrenza sempre più agguerrita, la società mostra bilanci positivi così nel 1991 apre la nuova filiale di Lainate. Con il trattato di Maastricht del 1992 la circolazione di merci e denaro cambia in Europa. La Fert e l’intera categoria degli spedizionieri e aziende di trasporto dovranno fare i conti con nuove norme e con una concorrenza. Il nuovo millennio vede la Fert che dà lavoro a circa 45 addetti. La ditta si struttura nelle tre sedi operative di Brescia, Verona e Milano Lainate. Nel febbraio 2005 muore Narno Besenzoni.

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