Fin dal 1825 la famiglia Nicolazzo fu attiva nel settore delle calzature. Risulta infatti dall'anagrafe comunale che Donato Nicolazzo, nato nel 1812, esercitasse la professione di calzolaio. Lo stesso fu anche per il suo figlio Giovanni, nato nel 1843, e ancora per Amedeo, figlio primogenito di Giovanni, nato nel 1871. Il primo a trasformare l’attività artigianale in una forma più strutturata e ampia fu Salvatore (nato nel 1899), figlio di Giovanni, comprando i primi macchinari per la fabbricazione delle calzature inventati a inizio secolo. A conferma del cambiamento industriale dell’attività nel 1925 l’impresa venne registrata alla Camera di commercio di Lecce come “Calzaturificio Elata”. Rispetto alla sede dell’opificio Salvatore, dopo aver peregrinato per alcuni anni in diversi locali del centro storico, la trasferì all’interno di una costruzione progettata e realizzata appositamente nell’estrema periferia del paese, dove è rimasta, ampliata e ristrutturata, fino alla fine degli anni ‘70. La prima fabbrica negli anni fu anche il luogo di formazione di operai specializzati e nuovi imprenditori che hanno dato vita a quello che ormai è considerato il distretto calzaturiero di Casarano. Alla morte di Salvatore, avvenuta prematuramente nel 1959, i suoi figli continuarono l'attività inizialmente come società di fatto, e successivamente, nel 1979, trasformandola in società a responsabilità limitata. Tra gli anni '80 e gli anni '90, con l’ingresso in azienda della successiva generazione della famiglia imprenditoriale, il calzaturificio Elata passò da essere impresa dedita principalmente al mercato nazionale ad impresa esportatrice. A partire dal 2020 si è affacciata in azienda quella che può essere considerata l’ottava generazione.