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Cooperativa Elettrica Peligna Soc. coop. a r.l.

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Forma Giuridica
Soc. Coop.
Camera di Commercio
CCIAA Gran Sasso d’Italia (AQ-TE)
Settore
Industria
Email Impresa
cooperativa.cer24@gmail.com

Sede

Indirizzo
via Enrico Toti n. 10
Cap
67035
Comune
Pratola Peligna
Provincia
L'Aquila

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione e distribuzione di energia elettrica
Indirizzo Sede Storica
via Enrico Toti n. 10
Cap Sede Storica
67035
Comune Sede Storica
Pratola Peligna
Provincia Sede Storica
L'Aquila
Data dichiarata avvio attività
1905
Descrizione Attività storica

Costruzione centrale idroelettrica, gestione e distribuzione energia elettrica; vendita energia elettrica.

Profilo storico

Il 25 giugno 1905 a Pratola Peligna venne costituita una società cooperativa di produzione e consumo, con la denominazione “Società Cooperativa Elettrica Peligna” allo scopo di produrre energia elettrica per l’illuminazione da distribuire ai soci e altri. La storia dell’illuminazione elettrica “pubblica” che avrebbe dovuto sostituire le lucerne alimentate da olio vegetale a Pratola era partita qualche anno prima. Il 30 Marzo 1899 il Consiglio comunale di Pratola Peligna aveva deliberato di affidare, tramite gara, di “impiantare l’illuminazione elettrica” nelle strade del paese. Nel marzo 1902, dopo diverse controversie tra l’appaltatore e il Comune, venne inaugurata “l’accensione della luce elettrica per l’illuminazione pubblica”. L’iniziativa ebbe successo e sviluppò la fantasia e lo spirito innovatore dei pratolani. Per questo il 25 giugno 1905 venne costituita la cooperativa elettrica con l’obiettivo di costruire una Centralina idroelettrica per portare la “luce elettrica” anche nelle case dei pratolani. Le pratiche per la concessione dell’acqua in Vallone della Fonte e dell’Inferno (località Ciampiglio) furono subito attivate. L’iniziativa riscosse un notevole successo tra i paesani anche per il valore sociale della forma cooperativistica scelta. L’anno dopo, il 31 dicembre 1906, i soci erano ben 315 con 516 quote sociali possedute (successivamente raggiunsero anche il numero di 6/700 unità). Intanto la costruzione della Centrale progrediva speditamente. Il 1 luglio 1908 venne inaugurata e dato avvio alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica prodotta dall’acqua del fiume Velletta. Nel frattempo erano state costruite anche delle linee per il trasporto in paese e nelle case dei primi fruitori. Non c’erano altri fornitori. Negli anni di guerra la CEP apportò un enorme sostegno alla popolazione di Pratola e al Comune. L’8 Giugno 1944 le truppe tedesche in ritirata fecero brillare le mine e raso al suolo la Centrale, l’edificio e gran parte delle apparecchiature, turbine e quadri elettrici. Contestualmente era stata distrutta anche la Stazione di Sulmona. Un vero colpo. Ma soci e utenti non si diedero per vinti: si organizzarono da subito per la ricostruzione senza attendere le sovvenzioni pubbliche e senza alcun aiuto esterno, nemmeno successivamente attraverso il risarcimento dei “danni di guerra” benché ne avessero diritto. L’8 novembre 1944, solo cinque mesi dopo, parte della Centrale fu ricostruita; il resto avvenne nei 12-24 mesi successivi. Tornò “la luce elettrica”, tornò il lavoro degli artigiani. L’attività della Centrale continuò, con alti e bassi, fino agli anni ’60-‘70 quando il boom economico, paradossalmente, mise in difficoltà la Cooperativa. L’acqua non bastava più per soddisfare l’aumento dei consumi. Erano anche arrivati i colossi nazionali, l’UNES ed altri; poi con la nazionalizzazione dell’energia elettrica dell’ENEL, la concorrenza fu impari. La Cooperativa Elettrica Peligna si oppose e, tra poche in Italia, riuscì a evitare la nazionalizzazione. Nel 1988, fu eletto presidente della società Alfonso Fabrizi. Il nuovo presidente fu chiamato a risanare la situazione economica e produttiva della Cooperativa dopo un periodo di grosse difficoltà anche economiche. Difficoltà create prevalentemente dal forte squilibrio tra la domanda di energia elettrica e la capacità produttiva della centrale idroelettrica. Tuttavia la società tra enormi difficoltà resistette fino agli anni ‘90. Nel 1990 fu fermata l’attività produttiva e la distribuzione di energia elettrica in attesa di una necessaria radicale ristrutturazione. Iniziò la ricerca di finanziamenti e/o nuovi partner, convinti che non si dovesse disperdere il patrimonio di esperienze acquisito nella produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile come l’idroelettrico. Nel 1992 la svolta. Fu affidato alla CEP, dal Comune di Pratola Peligna, la realizzazione dell’impianto delle lampade votive al Cimitero del capoluogo e della frazione Bagnaturo. Furono realizzati c.a. 5.000 allacci sottotraccia in tutti i loculi, tombe e cappelle. La CEP ha potuto gestire l’impianto in convenzione per 25 anni a fronte di un proprio investimento di circa 200 milioni di lire. Importante fu la collaborazione della Ditta Tarantelli Concezio. La speranza di ricostruire la vecchia Centrale idroelettrica divenne concreta. Sul finire degli anni ‘90 si crearono le condizioni economiche per realizzare l’obiettivo perseguito con tenacia. Il 1 gennaio 2008 venne inaugurata la nuova Centrale Idroelettrica Ciampiglio. La ricostruzione è stata possibile per la forte determinazione dei dirigenti ma anche per la partecipazione societaria di imprenditori del Veneto e della Klimaleader. L’energia elettrica viene immessa in rete e fornita al G.S.E., Gestione Servizi Energetici. Nel dicembre 2017, scaduta la convenzione, l’impianto delle lampade votive è stato ceduto gratuitamente al Comune. Nell’aprile 2023 il Cda ha deliberato la vendita della Centrale idroelettrica ad un imprenditore abruzzese. Il ricavato verrà reinvestito nella realizzazione di un importante impianto fotovoltaico a disposizione della comunità del territorio della Valle Peligna.

Immagini

Traliccio attraversamento SS17 costruito nel 1907
Progetto di ristrutturazione Officina idroelettrica, 1913
Opera di presa, 1940.....
..... e 83 anni dopo, 2023
Manutentore all'opera, 1958
Opera di carico, oggi