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Cooperativa Edificatrice Operaia Filippo Corridoni

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. Coop.
Camera di Commercio
CCIAA Milano-Monza-Brianza-Lodi
Settore
Servizi
Sito web
http://www.cooperativacorridoni.it
Email Impresa
info@cooperativacorridoni.it

Sede

Indirizzo
piazza Anita Garibaldi n. 13
Cap
20153
Comune
Milano
Provincia
Milano

Informazioni storiche

Attività Storica
Edilizia agevolata
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1907
Descrizione Attività storica

Costruzione di edifici da assegnare ai soci in maniera agevolata.

Profilo storico

I fondatori, mossi da ideali sociali, impegno, entusiasmo e fiducia reciproca capirono l'utilità di unire le loro forze per un vantaggio comune. La storia della Cooperativa Edificatrice Operaia "Filippo Corridoni" inizia il 7 dicembre 1907 quando venne fondata, da 14 soci, la Società Anonima Cooperativa “L'Edile di Baggio” allo scopo di risolvere il problema abitativo dei soci con la costruzione di alloggi da offrire loro in godimento nella forma della proprietà indivisa. Allora Baggio era un Comune prevalentemente rurale della cintura milanese con un deciso sviluppo demografico e con notevoli carenze edilizie. Il bisogno di nuove case e la diffusione tra i lavoratori delle idee di progresso socialista e di mutualità, anche in base alle esperienze delle prime cooperative di consumo, fecero sorgere in molti la consapevolezza che solo un'azione collettiva avrebbe potuto fornire una soluzione adeguata. Quindi, i primi soci, con l'aiuto e sostegno della Società Umanitaria (fondata nel 1897), della Coop di Consumo di Baggio (fondata nel 1904) e della Sezione locale della Società di miglioramento e resistenza tra i lavoratori di Milano (fondata nel 1901) che contava 270 aderenti, diedero concretezza a quell'idea. La costruzione del primo edificio, fatta con la manodopera dei soci e con i loro pochi risparmi a disposizione, terminò nel 1908 e diede vita al classico modello di casa a corte con abitazioni operaie di ringhiera, via Quinto Romano 48. Continuò l'attività edilizia con il complesso di via Roane, sei padiglioni simili tra loro, formato sempre da case di ringhiera. L'attività bellica rallentò le costruzioni ma non l'azione sociale svolta dalla cooperativa che si occupò delle famiglie dei richiamati, proponendo sgravi sui canoni, e delle associazioni benefiche della zona. Con l'avvento del fascismo, la cooperativa dovette subire un lungo periodo in cui perse la propria autonomia e il suo aspetto democratico. Vennero imposti dall'apparato i membri del Consiglio di Amministrazione e, nel 1939, dovette cambiare il nome in “Cooperativa Edificatrice Operaia Filippo Corridoni” che è ancora quello attuale. Nel frattempo anche Baggio, con iniziative legislative dal 1923, non fu più comune a se stante e divenne un quartiere periferico di Milano. Nel 1970, la cooperativa di consumo, per i cambiamenti avvenuti nel commercio e per scelte aziendali discutibili, venne messa in liquidazione e questo, combinato con il fallimento dell'impresa che stava realizzando il nuovo complesso di via P. Colla–Scanini, e alla crisi di liquidità che ne derivò, costrinse la cooperativa Corridoni a procedere a cedere alcune delle sue parti commerciali. Solo lo spirito di sacrificio e l'attaccamento alla società di buona parte del corpo sociale permisero il superamento di un momento difficile, il completamento dell'intervento edilizio in corso e il proseguimento dell'attività. Da quel momento, le nuove edificazioni si ridussero a zero, sia per la scarsità di terreni a prezzi accessibili sia perché l'aumento vertiginoso dei costi.  Vennero poi realizzati, prima della Seconda guerra mondiale, i primi edifici di via A. Scanini e poi, a partire dal 1949, si potenziò l'attività edificatoria: via Scanini e Piazza A. Garibaldi. Il risultato fu un nuovo complesso di abitazioni con annesso ristorante, bar, bocciofila, sala da ballo e supermercato assegnati in gestione alla cooperativa di consumo costituita anche dai soci dell'edile. Nel 2005, la cooperativa Corridoni venne chiamata, tramite fusione, a risolvere la situazione di una società gemella, la Cooperativa ECER (Ente Cooperativo Edilizia Residenziale) ereditando una parte delle proprietà. L'inizio del XXI secolo vide la cooperativa Corridoni impegnata a cercare, in forme associate con coop simili, nuove prospettive per operare nell'attività costruttiva. Le difficoltà sorte con la crisi economica, la riduzione dei finanziamenti, le scelte dilatorie degli attori politici, non hanno permesso, a oggi, nuove operazioni immobiliari.

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