Cooperativa Case Tranvieri

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Informazioni storiche
Acquisto, vendita e gestione di beni immobili propri.
Nel 1911 venne presentato un progetto edilizio per la costruzione delle case della Cooperativa Tramvieri nel quartiere “fuori Porta San Giovanni”. L’istanza era di Felice Giammarioli, presidente della Cooperativa Tranvieri, rivolta al Sindaco Nathan il 3 aprile 1911. Il progetto prevedeva due lotti, il primo di sette fabbricati, il secondo di sei, su terreni del demanio comunale delle “aree fabbricabili” acquistati dalla cooperativa lungo i nuovi tracciati viari previsti dal piano regolatore del 1908 fuori porta San Giovanni. La deliberazione della Giunta comunale è del 22 luglio data che segna il via libera ai lavori. Si tratta di una conquista sociale per i tranvieri, soggetto collettivo particolarmente importante nella storia di quegli anni. Va ricordato che il primo impianto dell’A.T.M., la futura Atac, era localizzato a Santa Croce (il deposito dei tram con annessa officina di riparazione e magazzino), mentre in via Volturno vi era una sottostazione elettrica. In una stagione caratterizzata dal lavoro e dalle lotte sindacali, soprattutto per il riconoscimento dei diritti (il 19 dicembre 1907 fu presentato al neoeletto consiglio comunale un documento per denunciare l’iniquità delle condizioni di lavoro), s’inserì anche l’esigenza abitativa. L’11 novembre 1908 fu fondata la “Società anonima cooperativa per la costruzione di case economiche per il personale della Società Romana Tramways Omnibus”. Furono anni di importanti conquiste e soprattutto di una compartecipazione nella progettazione urbana con pochissime repliche negli anni successivi, si può dire fino ad oggi. Varato nel 1909, il nuovo Piano regolatore prevedeva l’urbanizzazione delle aree fuori Porta San Giovanni, con la costruzione del collettore fognario ed il disegno dell’attuale piazza Re di Roma lungo via Appia Nuova, non lontano dai depositi S.R.T.O. e A.T.M. a Porta Maggiore e Santa Croce in Gerusalemme. Qui il 20 giugno 1911, per iniziativa dei lavoratori dei trasporti sorgerà il “Quartiere dei tramvieri”, che occuperà il vasto isolato tra le vie Monza, La Spezia, Orvieto, Voghera, Foligno, Terni. Un complesso di 13 fabbricati e “735 abitazioni con un totale di 2.170 ambienti” per “la numerosa classe dei tramvieri – ormai – impazienti d’oltre attendere a cagione della grave e conosciuta difficoltà a trovare alloggi”. Questo vasto comprensorio abitativo, inaugurato nel 1914 dal sindaco Nathan e visitato dal Re con le unità alloggiative di standard decoroso, l’edifico dei “bagni”, i locali comuni “di intrattenimento”, gli spazi attrezzati dei cortili, ancora oggi, dà identità sociale al quartiere San Giovanni. Ancora oggi, dopo tante vicissitudini e un secolo di storia, le “case dei tranvieri” costituiscono un validissimo esempio di aggregazione e di efficienza, oltre che di bellezza degli spazi interni.