Comm. Prof. Raffaele Calace e Figlio Srl

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Informazioni storiche
Costruzione a mano di mandolini, mandole e chitarre.
Le origini dell'impresa risalgono al 1825 quando Nicola Calace, protagonista dei moti carbonari tra il 1820 e il 1821, ricevette l'amnistia dal re Francesco I di Borbone. Invece di tornare nel suo luogo d'origine in provincia di Potenza, Nicola Calace scelse di restare sull'isola di Procida per avviare un laboratorio artigianale nel quale produrre chitarre. La passione per la musica venne ereditata anche dal figlio Antonio che dal 1859, anno della morte del padre, si sarebbe occupato dell'impresa. Trasferitosi a Napoli, il figlio del fondatore iniziò a fabbricare mandolini e sperimentò un nuovo sistema con corde e meccanica d'acciaio al posto del budello e dei piroli in legno. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1876, l'attività venne proseguita dai suoi due figli Nicola e Raffaele che negli anni seguenti cominciarono ad esportare i primi strumenti in Svizzera. Nel 1911 Nicola scelse di emigrare negli Stati Uniti, lasciando l'intera attività in mano al fratello. Raffaele avrebbe dato una svolta all'azienda inventando e fabbricando il mandolino da concerto, trasformando il mandoloncello in liuto cantabile, brevettando l'arciliuto e componendo circa 200 opere. Alla sua scomparsa, nel 1934, quella che nel frattempo era diventata la Comm. Prof. Raffaele Calace e Figlio proseguì con il figlio Giuseppe e le due sorelle, Maria e Vittoria, entrambe musiciste di indiscusso valore. Spettò a loro far rinascere la bottega napoletana dalle rovine della guerra utilizzando per realizzare gli strumenti quel poco di legno strappato da vecchi mobili e dalle mani dei rigattieri. Negli anni seguenti il laboratorio venne ampliato e accolse numerosi allievi tanto che Giuseppe Calace si meritò il riconoscimento di "maestro di bottega scuola". Alla sua morte, nel 1968, l'attività passò al figlio Raffaele Calace jr, appassionato di acustica e ottimo sperimentatore. Ormai in anni recenti anche la figlia Annamaria è entrata a far parte dell'impresa familiare intenzionata a continuare la tradizionale attività di liuteria.