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Cassa Rurale ed Artigiana di Boves Banca di Credito Cooperativo

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. coop. r. lim.
Camera di Commercio
CCIAA Cuneo
Settore
Servizi
Sito web
https://www.bancadiboves.it/privati/
Email Impresa
info@bancadiboves.it

Sede

Indirizzo
piazza Italia n. 44
Cap
12012
Comune
Boves
Provincia
Cuneo

Informazioni storiche

Attività Storica
Banca - Istituto di credito
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1888
Descrizione Attività storica

Banca, azienda di credito.

Profilo storico

Ad opera di 17 soci fondatori, il 7 Ottobre 1888 fu firmato in Boves, nella Sala consigliare, l’Atto costitutivo della “Cassa Rurale di Prestiti con sede in Boves” (Cuneo) Società in nome collettivo, davanti al notaio Berrini. In quel tempo gli usurai dettavano legge “succhiando” ogni risorsa a chi lavorava la terra. I bovesani colsero subito il significato e il valore della loro piccola banca: appena un anno dopo i soci erano già 214! La recessione del ’29 e l’economia di guerra provocano il crack di molte banche del cuneese. La Cassa di Boves resistette: nel 1924 concesse un grosso prestito (un milione di lire) alla Società Idroelettrica Bovesana, nel 1935 acquistò e offrì semi di bachi da seta, principale attività di quel tempo, agli allevatori in difficoltà e 5 stufe a legna per famiglie residenti nella zona montana. Nel 1941, le famiglie dei soldati chiamati al fronte ricettero come sostegno una somma di denaro. Due anni più tardi dopo l’eccidio nazista, la Cassa intervenne con un’erogazione di 4 mila lire per i nuclei familiari rimasti senza tetto e senza risorse e di 6 mila per garantire un pasto ai sinistrati. Finita la guerra, avviata la ripresa, la Cassa si adoperò per sostenere la piccola imprenditoria impegnata nello sforzo della ricostruzione. Nel 1961 la Cassa raggiunse l’ambito traguardo del “suo primo miliardo”. Gli uffici della Cassa furono trasferiti da piazza dell’Olmo a piazza Italia con l’inaugurazione il 30 ottobre 1966, alla presenza delle autorità cittadine. Nel 1972 la Cassa diede l’adesione al Centro meccanografico di Treviglio. Le nuove tecnologie di meccanizzazione cominciavano ad offrire mezzi e sistemi in grado di assicurare velocità e sicurezza di calcolo. Il 9 ottobre 1988 l’Assemblea straordinaria dei soci approvò il nuovo Statuto della Cassa, la quale da società cooperativa a responsabilità illimitata divenne società cooperativa a responsabilità limitata. Nel 1992 improvvisamente muore il Cav. Uff. Capello Geom. Giuseppe, presidente della Cassa per ben 45 anni: il nuovo presidente è l’imprenditore Luigi Ramero. Il 6 maggio 1995 l’Assemblea della Cassa approva il nuovo Statuto elaborato in base alle direttive tracciate dal Testo Unico Legge n. 385/93 e per la prima volta l’intestazione riporta accanto alla consueta denominazione anche la nuova dicitura: Banca di Credito Cooperativo.

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