Calunghi Giovanni Srl
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Sede
Informazioni storiche
Costruzione di generatori di vapore, apparecchi a pressione e lavorazione delle lamiere.
Nell'aprile del 1898 Giovanni Battista Calunghi inaugurava la propria officina meccanica in via Melchiorre Gioia a Milano, lungo il Naviglio della Martesana. Originario di Genivolta, piccolo centro agricolo del Cremonese, nel 1870 appena dodicenne era partito per Genova per lavorare in alcuni cantieri navali in qualità di “scaldachiodi” (primo passo nella carriera di calderaio) per poi trasferirsi a Milano per lavorare nell'Helvetia. A metà degli anni '90, raggiunto il livello di “capo forgia”, aveva deciso di mettersi in proprio. L'attività comprendeva la lavorazione della lamiera metallica e progressivamente la realizzazione di apparecchi meccanici, il primo dei quali – nel 1914 – fu un distillatore di catrame. Intanto, dal 1909, il fondatore era stato affiancato dal nipote Alfredo Tradati. Durante la Prima guerra mondiale l'impresa ottenne per i propri dipendenti l'esenzione dal servizio militare dovendo forgiare, per conto della ditta ausiliaria Stigler, le corazze di acciaio a protezione dei cannoni e delle mitragliere. Nel dopoguerra la sede venne interamente ristrutturata, ma in breve tempo iniziò un lungo contenzioso con il Comune di Milano per l'eccessiva rumorosità dell'attività. La questione venne risolta nel 1931 con il trasferimento dell'azienda nell'attuale sede in via Ponte Nuovo, sempre nel capoluogo lombardo. Quattro anni più tardi, in seguito alla scomparsa di Giovanni Battista Calunghi, l’attività venne proseguita dal nipote. Durante il secondo conflitto la produzione si ridusse in maniera significativa limitandosi alla poca lamiera reperibile e utilizzando spesso anche materiali di recupero. Negli anni del miracolo economico l'impresa conobbe una rapida crescita puntando maggiormente sulla realizzazione di generatori di vapore, apparecchi a pressione e serbatoi in genere. Lorenzo Tradati, uno degli otto figli di Alfredo, iniziò, nel 1948, a collaborare nell'azienda di famiglia. A lui, pochi anni più tardi, si aggiunse il fratello Giovannibattista, dopo aver compiuto un'esperienza lavorativa alla Pirelli. Nei primi anni '70 l'impresa, forte di una ventina di addetti, venne trasformata nella società di fatto Calunghi G. di Alfredo, Giovannibattista e Lorenzo Tradati. Nel 1973, con la morte del padre Alfredo, l'attività proseguì con i due figli e nel 1987 trasformata nella Calunghi Giovanni Srl. Attualmente la società è gestita da Giovannibattista insieme alla figlia Lorenza e al genero Fabio Galvani.