Barovier & Toso Vetrerie Artistiche Riunite Srl

Sede
Informazioni storiche
Produzione di vetri artistici e altre creazioni in vetro di Murano.
Fondata nel 1295, la Barovier & Toso è tra le più antiche imprese familiari ancora in attività. Maestro muranese nell'arte del vetro, ad Angelo Barovier si deve, nella prima metà del Quattrocento, l'introduzione del “vetro cristallino” oltre alla fioritura dell'industria vetraria locale. Nel corso dei secoli questa tradizionale attività conobbe periodi di splendore e altri di profonda crisi, come ad esempio quella tra la fine del Settecento e buona parte del secolo successivo. Nel 1878 venne costituita la società “Artisti Barovier” destinata a far tornare in auge l'industria del vetro di Murano anche attraverso l'introduzione della lavorazione detta dei “murrini fusi”, utilizzata per la creazione di tessuti vitrei per opere figurative, floreali o astratte. Agli inizi del Novecento l'impresa depositò i brevetti per la produzione del “vetro madreperla” e il “rosso corniola senza oro”. Alla fine della Prima guerra mondiale la fabbrica venne rinnovata e trasformata in Vetreria Artistica Barovier & C. Nei decenni, grazie ad Ercole Barovier e alla sua attività come designer e innovatore (a lui si deve infatti l'invenzione della colorazione a caldo senza fusione e l'ottenimento di nuovi brevetti, molti dei quali utilizzati ancor oggi) l'azienda intraprese una lunga fase di crescita. Intanto nel 1942, attraverso la fusione con le vetrerie F.lli Toso (famiglia muranese attiva da decenni nel settore), la società aveva assunto la denominazione attuale di Barovier & Toso. A metà degli anni Ottanta, rimanendo pur sempre fedele alle proprie origini, la società puntò a un deciso rinnovamento sia nel modo di operare che nei sistemi di organizzazione e nella capacità di muoversi sui mercati. Grazie alla collaborazione con designer, la produzione si orientò verso i vetri d'arte, gli apparecchi d'illuminazione classici e contemporanei, l'illuminazione speciale per grandi complessi e, da pochi anni, verso i "goti de fornasa", bicchieri (di fornace) realizzati dai vetrai per la loro necessità di bere durante la lavorazione, divenuti veri esempi di arte povera. Attualmente la Barovier & Toso fa parte de “Les Henokines”.