Barone Ricasoli Spa Agricola

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Informazioni storiche
Di origine longobarda il casato dei Ricasoli è tra le più antiche famiglie dell'aristocrazia fiorentina. Fin dal X secolo i Ricasoli possedevano gran parte del Mugello e in seguito estesero il loro dominio su tutto il Chianti e su larghe zone del Valdarno superiore. Dediti anche all'attività mercantile, i Ricasoli iniziarono a produrre vino già dal 1141, anno in cui il Castello di Brolio entrò a far parte del loro patrimonio. Nei secoli seguenti, ormai in epoca rinascimentale, i Ricasoli scelsero di dedicarsi maggiormente allo sviluppo dei loro possedimenti terrieri. Il vino prodotto trovava favori anche sui mercati internazionali, come ad esempio ad Amsterdam e in Inghilterra. Nella prima metà dell'Ottocento il barone Bettino Ricasoli (detto il “barone di ferro” e futuro primo ministro dopo l'Unità d'Italia) iniziò le sue ricerche e sperimentazioni allo scopo di produrre un vino di alta qualità in grado di competere a livello internazionale con i vini francesi, all'epoca protagonisti indiscussi. Dai suoi studi sarebbe nato il Chianti, che già dal suo debutto ottenne grandi riconoscimenti, come ad esempio la medaglia d'oro ottenuta all'Esposizione universale di Parigi nel 1867. Negli anni seguenti i vini Ricasoli avrebbero via via incontrato un successo crescente, testimoniato anche dall'aumento delle esportazioni che raggiungevano tutti i continenti. Dal 1993 il trentaduesimo barone di Brolio Francesco Ricasoli gestisce questa secolare attività di famiglia, rappresentata principalmente dalla produzione di Chianti classico.