La costituzione della Banca Popolare di Fondi nel 1891 fu promossa per ampliare l'accesso al credito ai soggetti esclusi fino ad allora dal circuito finanziario. Le forze che spinsero per la creazione della banca provenivano dal mondo cattolico locale e il primo presidente fu l'arciprete Monsignor Massimiliano d'Ettorre. Il successo dell'iniziativa fu immediato e alla chiusura del primo esercizio gli 86 soci fondatori erano aumentati fino a 280 unità per arrivare a 850 nei primi anni del Novecento. A questo incremento della compagine sociale, che raddoppiò ancora nei quarant'anni successivi, si accompagnò la parallela crescita del patrimonio per dare solide basi all'istituto. Nel secondo dopoguerra la Banca iniziò la propria espansione territoriale prima con l'apertura di due sportelli a Monte San Biagio e a Sperlonga e in seguito con la filiale di Lenola. Lo sviluppo del centro pontino come principale mercato agricolo del Lazio meridionale spinse nel 1975 all'apertura di un altro sportello all'interno del grande mercato ortofrutticolo di Fondi. Nel 1983 l'espansione portò all'apertura della filiale di Formia e di quella di Pico in provincia di Frosinone mentre in questi stessi anni la Banca ampliò la gamma dei servizi offerti con l'apertura di un servizio estero e di un servizio titoli. Nel 1990, alla vigilia del centenario di attività la Banca popolare di Fondi arrivò nel capoluogo aprendo uno sportello nella centralissima piazza San Marco di Latina. Nel 1995, dopo l'apertura di altri quattro presidi nel territorio, la Banca decise il trasferimento della propria sede e della direzione generale dallo storico sito di piazza dell'Unità al nuovo complesso di via Lanza. Nel 2001 il numero dei soci ha superato le 2300 unità e nell'arco del decennio la rete territoriale ha raggiunto il numero di ventidue filiali, di cui sei nel territorio di Fondi e tre fuori dalla provincia di Latina.