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AVE S.p.a.

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Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Brescia
Settore
Industria
Sito web
www.ave.it
Email Impresa
ave.spa@pec.selenebs.it

Sede

Indirizzo
via Mazzini n. 75
Cap
25086
Comune
Rezzato
Provincia
Brescia

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione di perelle in legno per elettricità (interruttori, pulsanti, ecc...)
Indirizzo Sede Storica
via Casimiro Bonomi n. 1
Cap Sede Storica
25078
Comune Sede Storica
Vestone
Provincia Sede Storica
Brescia
Data dichiarata avvio attività
1904
Descrizione Attività storica

Produzione materiale elettrico per impianti domestici di bassa tensione.

Profilo storico

Tutto cominciò il 25 novembre 1904 in Valsabbia, a Vestone, dove Lorenzo Bonomi, Cavaliere della Corona, costituì una società in accomandita per la lavorazione del legno applicata all’elettricità. Passò poco tempo che la rapida espansione aziendale portò la società a trasformarsi in Anonima Vestonese Elettrotecnica da cui il nome Ave. In quegli anni Brescia viveva un momento particolarmente felice grazie alle attenzioni che Giuseppe Zanardelli, Presidente del Consiglio dal 1901, dedicò alla propria città natale. Anche in Valsabbia giunse l’energia elettrica, contemporaneamente alla nascita di casse rurali che favorirono investimenti. Vestone si era andata espandendo intorno ad Ave che, fin dai primi anni di attività, aveva rappresentato un punto di riferimento di fondamentale importanza. L’azienda investiva sulla laboriosità dei valsabbini dando spazio ad una dimensione industriale non solo improntata sul prodotto ma anche sui forti legami sociali. L’azienda produceva interruttori intagliati in legno per i quali la corrente del Degnone era alquanto preziosa. Il fiume scorreva proprio accanto all’azienda e la costruzione dello stabilimento iniziò proprio in relazione a questo corso d’acqua. Nel 1906 Ave contava 100 dipendenti e vantava reparti specializzati per la lavorazione del legno e del metallo utilizzati per la preparazione di tutte le parti essenziali degli interruttori. Nel 1909, in occasione dell’Esposizione Internazionale di applicazioni all’Elettricità, la società fu premiata con Medaglia d’oro e diploma e, nel 1916, ad Ave venne conferito un diploma di benemerenza dalla Associazione Elettrotecnica Italiana. Fu solo l’inizio di una lunga serie di riconoscimenti che caratterizzeranno la storia dell’azienda. Fino al 1930 la produzione si concentrò sugli interruttori intagliati in legno: sarà il rag. Casimiro Bonomi, figlio di Lorenzo, a recarsi in Giappone per esaminare la possibilità di applicare le materie plastiche come isolante al posto del legno o della porcellana. Negli anni del passaggio all’utilizzo delle resine sintetiche, già più di 25 anni di storia avevano fatto conoscere Ave in America e in Asia grazie all’esportazione degli interruttori a pera in legno. I decenni a cavallo delle guerre rappresentarono un periodo di crescita per l’impiego ormai diffuso dei prodotti in bachelite. Non più solo interruttori in legno, quindi, ma lentamente si attuò una conversione verso oggetti stampati. Le attrezzature erano costruite direttamente in azienda garantendo un’importante continuità produttiva in anni di estrema difficoltà economica.  Fu negli anni Cinquanta che si operarono scelte decisive. Queste vennero definite da Andrea Belli, genero di Casimiro Bonomi. Egli nel 1952 fu strappato dalla propria attività di medico per condurre l’azienda. Negli anni della ricostruzione Ave assunse personale rivolgendosi in modo deciso alla produzione di interruttori tralasciando altre lavorazioni. In questo periodo di ripresa economica, i dipendenti raggiunsero il numero di 600 senza contare tutto l’indotto esterno; si dice che non vi fosse luogo in cui non si trovassero parti di interruttori in lavorazione fra Vestone, Nozza e le Pertiche. Nel 1962 Andrea Belli, con Angelo Aymar, che era già stato l’agente Ave in Sud America, per superare le barriere protezionistiche che rendevano alquanto difficile l’esportazione di interruttori in Colombia, fondò Ave Colombiana destinata a divenire il punto di riferimento per il Centro e il Sud America. La produzione degli interruttori si era rivolta definitivamente all’utilizzo delle resine sintetiche e alla realizzazione di apparecchiature da incasso e non più da parete. Giunsero così gli interruttori industriali ed automatici e, negli anni Settanta, i differenziali che proteggevano da un accidentale contatto con fili scoperti o masse sotto tensione. Si inaugurò in questo senso una produzione particolarmente curata negli anni rivolta soprattutto alla ricerca della sicurezza per i prodotti destinati all’industria e per gli apparecchi di uso domestico, come i rivelatori di fuga di gas, i segnalatori per la fuoriuscita di acqua, i sistemi antifurto. Nel 1972 Alessandro Belli, pronipote di Lorenzo Bonomi, entrò in affiancamento nell’azienda di famiglia e nel 1974 inaugurò lo stabilimento di AVE Sud che offrì lavoro a 200 nuovi addetti. Il 1979 segnò invece la nascita della nuova sede commerciale e amministrativa a Rezzato (Brescia). Nel 1982 l’Istituto Italiano del marchio di Qualità (IMQ) rilasciò al laboratorio prove di AVE, primo in Italia, il certificato di idoneità. Nel 1993 avvenne invece la completa successione tra il dottor Andrea Belli e suo figlio Alessandro. Lo stabilimento di Vestone era caratterizzato dalla razionalizzazione dello spazio produttivo, funzionalità delle strutture nella collocazione e nella distribuzione interna dei locali in ca. 10.000 m² su più piani. Furono anni di sviluppo creativo che culminò con l’attribuzione del Compasso d’Oro per il primo interruttore modulare a 45 mm della Serie Habitat (designer Andries Van Onck). AVE spaziava dall’impiantistica elettrica alla ventilazione, dall’antincendio all’antintrusione e alla domotica. Un’evoluzione che proseguì con l’affiancamento ad Alessandro dei figli Emanuele e Tommaso (quinta generazione), che contribuiscono ancor oggi a dare un ulteriore impulso alle strategie d’industrializzazione, marketing e vendita. Nel 2010 sono arrivati infatti altri riconoscimenti con il primo interruttore «a sfioro» della serie AveTouch; mentre nel 2016 Ave viene inserita tra le «100 eccellenze italiane» e nel 2022 è tra le «Imprese vincenti» di Intesa Sanpaolo.  Oggi Ave esporta i suoi prodotti in circa settanta Paesi. Cuore dell’azienda resta la sede di Rezzato (del 2004 è la chiusura dello stabilimento di Vestone), dove lavorano oltre 200 dipendenti e dove si trovano i reparti di stampaggio materie plastiche e minuterie metalliche, il reparto di elettronica, di assemblaggio automatico. Ave ha stabilimenti e filiali in varie parti del mondo.

Immagini

Lo stabilimento di Vestone dal 1904 al 2006
Operai del reparto attrezzeria, 1928
Il reparto tranciatura metalli, 1940
La produzione di interruttori, 1920-1960
Interruttore serie Habitat, Compasso d'oro 1979
Il Laboratorio Piramide nasce nel 1990, a 5050 metri ai piedi del versante nepalese dell' Everest. Ave equipaggia quadri elettrici ed interruttori.