La storia della falegnameria Artfal di Giustino ha preso avvio nel 1835 per iniziativa di Valentino Maganzini; questi realizzava carri da trasporto e attrezzi agricoli. Ascoltando le lamentele dei compaesani emigrati all’estero per svolgere la professione di arrotini, il Maganzini riusci ad inventare uno strumento in legno in grado di agevolare il loro lavoro e, nel contempo, gli spostamenti continui. Nasceva così il cosiddetto “argàgn”, che si può considerare un prototipo della mola, attrezzo utilizzato poi dai tanti “moleta” trentini sparsi per il mondo. Il successo dell’invenzione fu tale che l’impresa ne iniziò la vendita prima sul mercato nazionale e poi su quello internazionale. L’azienda, nel tempo, passò prima al figlio Angelo e poi, nel 1929, al nipote Leandro. Si continuò a costruire il celebre “argàgn”, migliorandolo costantemente sotto l’aspetto tecnico. Il progressivo calo della domanda, però, costrinse l’impresa, sul finire degli anni ’60, ad abbandonarne la produzione ancora all’epoca di Leandro. I suoi figli, gli attuali titolari Angelo e Alessio – noti come “Leandri” – decisero di convertire e di ampliare la bottega paterna in una moderna falegnameria per la produzione di serramenti, poggioli ed altri elementi per l’edilizia. Nel 1981 l’impresa assunse la nuova ragione sociale Artfal e nel 1993 si trasferì nel nuovo e più grande impianto di via della Chiesa, sempre a Giustino. Attualmente la Artfal Snc di Maganzini Angelo ed Alessio occupa una quindicina di dipendenti.