La rivendita di Tabacchi n. 1 nel Comune di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, venne assegnata nel 1879 a tale Giuseppe Partinico. A seguito dell’abbandono della rivendita da parte di Partinico il 1° novembre 1885 la Giunta Municipale del Comune di Isola delle Femmine “preso atto dell’abbandono della rivendita da parte del titolare” e del fatto che costui aveva pure lasciato il paese, a seguito della richiesta di assegnazione della rivendita da parte di Erasmo Giambona fu Pietro (padre della nonna dell’attuale titolare) a lui fu assegnata. Il motivo principale della revoca venne giustificato dal fatto che il titolare non manteneva rifornita la rivendita, soprattutto del chinino di stato, allora unico farmaco in grado di curare la malaria: ecco quindi il richiamo della Giunta Municipale. Considerato, come si legge nella delibera comunale, che il proponente aveva sempre tenuto ottima e regolare condotta, la Giunta gli assegnò la titolarità della rivendita. In quegli anni Erasmo Giambona aveva una specie di monopolio del commercio ad Isola delle Femmine dato che nella piazza del comune possedeva un negozio dove veniva venduto di tutto, compresi materiali e attrezzi per la pesca, attività in quegli anni prevalente ad Isola. Ma non solo.  Erasmo era pure il proprietario e il gestore di un pastificio e di un panificio, unici nel comune. A tali attività si aggiungeva, quindi, quella di rivendita di tabacchi e chinino. Contrariamente al vecchio gestore la rivendita fu sempre rifornita dei suoi generi, né l’attività fu mai sospesa. Alla morte di Erasmo Giambona la rivendita passò alla moglie Caterina Di Maggio e, nel 1938, venuta a mancare anche Caterina, fu la figlia Melchiorra Giambona a prendere in mano l’attività di famiglia. Nel 1970, morta Melchiorra, le subentrò la sorella Elena Giambona. Di generazione in generazione nel 1993, alla morte di Elena, la rivendita passò al figlio di quest’ultima, Orazio Cardinale. Nell’anno 2008, allo scadere del contratto novennale con i Monopoli di Stato, la rivendita è stata intestata a Carolina Cardinale, figlia di Orazio, in continuità di gestione della medesima famiglia. La rivendita è attualmente ubicata nei nuovi locali ove si è trasferita nel mese di luglio del 2008, dopo avere lasciato la sede storica non più idonea in quanto troppo piccola.