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Antica Dolceria Bonajuto S.r.l.

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Forma Giuridica
S.r.l.
Camera di Commercio
CCIAA Sud Est Sicilia (CT-RG-SR)
Settore
Artigianato
Sito web
www.bonajuto.it
Email Impresa
info@bonajuto.it

Sede

Indirizzo
corso Umberto I n. 159
Cap
97015
Comune
Modica
Provincia
Ragusa

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione dolci tipici e cioccolato
Indirizzo Sede Storica
corso Umberto I n. 159
Cap Sede Storica
97015
Comune Sede Storica
Modica
Provincia Sede Storica
Ragusa
Data dichiarata avvio attività
1854
Descrizione Attività storica

Produzione artigianale di dolci tipici e cioccolato.

Profilo storico

L’Antica Dolceria Bonajuto di Modica è attiva nell’artigianato dolciario e cioccolatiero da sei generazioni. Sebbene la prima iscrizione ufficiale risalga al 1880, l’attività nacque e si consolidò alcuni anni prima, quando Francesco Ignazio Bonajuto aprì un negozio di dolci e una sorbetteria-gelateria. La prima sede fu ubicata nella via Collegio (attuale via Garibaldi) e fu poi trasferita nei pressi del ponte di San Pietro. Il successo ottenuto inizialmente con la vendita di neve per le granite consentì a Francesco Ignazio di ampliare l'attività alla produzione di cioccolato e alla salagione degli agrumi in barili. Federico, figlio di Francesco Ignazio, si impegnò maggiormente come gelatiere e cioccolatiere abbandonando progressivamente la vendita della neve. Con l'aiuto del figlio Francesco estese l'attività anche alla preparazione e vendita del caffè. Fu proprio Francesco che, appresi dal padre i segreti dell'arte dolciaria nel corso di un lungo affiancamento, decise l'iscrizione della ditta omonima alla Camera di commercio e registrò il marchio Caffè Roma per il proprio esercizio. Il negozio oltre alla mescita di caffè e liquori, era anche «dolceria sorbetteria con fabbrica di cioccolatte», come si legge in un documento del 1898. Alla fine dell’Ottocento, per aumentare la produzione di cioccolato, Bonajuto sostituì gli strumenti tradizionali con una macchina a vapore di fabbricazione francese, che tostava e macinava le fave di cacao. Nel 1911, in occasione dell’Esposizione internazionale agricola e industriale di Roma il Caffè Roma fu premiato con la medaglia d’oro per il suo cioccolato artigianale. Grazie al successo dell'attività Francesco nei primi anni del Novecento comprò numerose case e terreni e nel 1913 decise di lasciare i locali in affitto e di trasferire l’attività in un immobile di proprietà in vico San Benedetto, l'attuale sede dell'impresa in corso Umberto I. Negli anni del fascismo Francesco, che non aveva figli, dedicò molto impegno alla formazione dei giovani apprendisti della sua bottega per garantire la continuità dell’impresa e tramandare la tradizione dolciaria locale. Il titolare morì nel 1932, dopo aver predisposto l’adozione della ventiseienne Rosa Roccaro, un’orfana di guerra cresciuta in casa Bonajuto. La giovane ereditò i beni mobili e immobili della famiglia e sposò Carmelo Ruta, uno dei più capaci apprendisti del laboratorio. Ruta condusse la dolceria-caffetteria negli anni del secondo dopoguerra, caratterizzati da una rapida ripresa dei consumi e dalla modernizzazione dei processi produttivi. Alla morte di Carmelo gli subentrò suo figlio Franco che dopo una ristrutturazione del locale riaprì nel settembre 1992. Da allora cessò l'attività di bar e caffetteria e l'impresa continuò a produrre dolci tipici e cioccolato.

Immagini

Lavorazione della frutta martorana: Carmela Di Martino ( in piedi sullo sfondo ), Rosa Roccaro, di fronte a lei Carmelo Ruta e sullo sfondo a sinistra il piccolo Giovanni Sferrino (anni trenta)
Rosa Roccaro di Martino davanti alla ormai "sua" dolceria
Pubblicità del 1949