La storia inizia molto tempo addietro: la prima albergatrice è documentata nel secolo XIV. Attraverso i secoli, furono prevalentemente donne a gestire la casa. Probabilmente i pellegrini giungevano dalla Ötztal, dall’Hochjoch e dalla Val Senales per proseguire per il passo di Tarres e il Rabbijoch verso sud. Ogni anno, il 10 ottobre, un corteo di pellegrini della Val d’Ultimo passava proprio di qui per proseguire per San Martino. Alexandra Dell’Agnolo, oggi titolare dell’albergo, segue le orme della madre e di tutte le antenate femminili che hanno gestito questa casa con successo. Da anni gestisce il Tarscher Wirt, quando insieme alla sorella Sylvia, architetta ed esperta nel rinnovo di edifici storici, decide di rinnovare la casa. Dopo il rinnovo è difficile accertare con precisione la struttura originale, date le numerose ristrutturazioni e ampliamenti attuati secondo esigenza. Ovunque si incontrano testimonianze delle epoche più disparate, come il barocco e lo storicismo, quest’ultimo oggi prevalente. La fase barocca è concentrata nella sala centrale. In tutta la casa si nota come, non appena c’era un po’ di denaro, questo venisse investito nell’allestimento delle camere. Lo stile della casa si potrebbe descrivere quale stile liberty rustico.